Realismo in letteratura: Italia e Francia, Verismo e Naturalismo
Il Realismo è un movimento culturale che si è affermato in tutta Europa nella seconda metà dell’Ottocento. In particolare come reazione a quello che era stato il Romanticismo e la poetica delle illusioni.
Approfondimento
Realismo in letteratura
Il Realismo, infatti, raccoglie sotto di sé tutti quegli scrittori che vogliono rappresentare la realtà così com’è, nelle sue storture e imperfezioni. L’obiettivo è cogliere, attraverso un’analisi scientifica della realtà, la situazione dell’uomo nell’ambiente fisico in cui vive.
Così, il Realismo si traduce in due movimenti letterari molto importanti, che per certi versi possono dirsi paralleli:
- il Naturalismo in Francia
- il Verismo in Italia.
Il Naturalismo in Francia
Esso nasce intorno agli anni Settanta dell’Ottocento proprio come reazione a queste nuove correnti positiviste e realiste che si stavano diffondendo in quegli anni.
In Francia, infatti, si era sviluppato il Positivismo: un movimento culturale che rifiutava ogni tipo di visione religiosa per analizzare in maniera scientifica la realtà.
Il principale esponente fu Hippolyte Taine, che aveva indicato come modello di scrittore-scienziato Honoré de Balzac. Secondo lui il romanzo doveva essere una grande inchiesta sull’uomo e sulle degenerazioni della natura umana; quindi lo scrittore doveva indagare la natura umana con rigore scientifico.
I precursori di questo movimento sono stati proprio il già citato Balzac e Gustave Flaubert; quest’0’ultimo elaborò un nuovo tipo di narrazione impersonale: il narratore non interviene nella vicenda con giudizi espliciti ma racconta solamente i fatti dal punto di vista dei personaggi (impersonalità dell’opera d’arte ed eclisse del narratore).
Tali tecniche vengono alla luce nel capolavoro di Flaubert Madame Bovary (1857).
Il Realismo appare poi anche nelle opere dei fratelli Edmond e Jules de Goncourt, ma arriva al suo apice con lo scrittore Émile Zola: egli espone le sue teorie nel saggio Il romanzo sperimentale (1880), in cui afferma che lo scrittore deve applicare il metodo scientifico anche sulla psicologia umana.
Egli tenta poi di inserire queste sue teorie nel ciclo di romanzi I Rougon-Macquart, in cui vuole descrivere la società francese in tutte le sue classi sociali.
Il Verismo in Italia
Le opere di Zola si diffondono in Italia grazie agli scrittori Luigi Capuana e Giovanni Verga, che scrivono molte recensioni dei suoi romanzi sui giornali italiani.
Insieme anche a Matilde Serao e Federico De Roberto, sono considerati appartenenti ai cosiddetti veristi italiani: essi non sono stati un gruppo di scrittori ben organizzato e coeso, ma hanno recepito la lezione del Naturalismo francese e l’hanno trasposta nei loro romanzi, proponendo quindi una nuova corrente letteraria italiana sulla stessa scia di quella d’oltralpe.
Capuana è considerato il teorico del Verismo in quanto rifiuta la concezione di letteratura da indagare mediante un metodo scientifico: la scientificità e l’oggettività, secondo lui, sono da ricercarsi solo attraverso i mezzi espressivi e l’impersonalità della narrazione (ecco quindi cosa differenzia il Naturalismo francese dal Verismo italiano).
- Di Capuana abbiamo pubblicato il riassunto e analisi di Giacinta, una delle sue opere più importanti.
In realtà, quindi, i Veristi italiani si possono accomunare al Naturalismo per la scelta di rappresentare la realtà popolare e di utilizzare un narratore impersonale, ma restano lontani da quella visione scientifica della realtà dei francesi.
Non c’è bisogno di citare l’importanza delle opere di Verga nel panorama letterario italiano, ma è utile ricordare scrittori come De Roberto, ancora poco conosciuti, che utilizza la tecnica dell’impersonalità in modo originale con la costruzione di discorsi indiretti liberi.
- Di Federico De Roberto si veda: analisi e riassunto dell’opera I Viceré.
Questa nuova corrente realista si svilupperà in tutti i paesi europei, anche in Inghilterra e Russia, solo per citarne alcuni.
È quindi fondamentale mettere in comunicazione tutta la letteratura europea, per avere un quadro maggiormente definito delle varie correnti che saranno poi attive nel corso del tempo.