Perché per rispondere al telefono si dice “pronto”?
L’uso di utilizzare l’espressione pronto al telefono, risale al passato. Verso la fine del 1800, il telefono era diventato un vero e proprio simbolo di un nuovo mondo tecnologico suscitando meraviglia ed ammirazione. Alle origini della telefonia, le prime reti telefoniche consentivano, ai due interlocutori, di sentirsi solo tramite i collegamenti che venivano effettuati attraverso i centralini. Non esistevano ancora le chiamate dirette tra i vari utenti, un po’ come accadeva per le telefonate interurbane fino al 1970.
A quei tempi, non si utilizzavano gli indirizzatori automatici, l’operatore di centralino, contattava per noi, l’utente desiderato. Appena ricevuta la richiesta di collegamento, il centralinista attendeva di avere la linea disponibile, in seguito poi ti confermava quando il collegamento era disponibile e ti chiedeva se eri “pronto” a ricevere la chiamata. Ora ai giorni nostri, i contatti sono diretti e si è bypassata la trafila del centralino; oggi è possibile contattare tutti gli utenti desiderati direttamente, senza perdita di tempo.
Secondo altre ipotesi invece, l’uso di rispondere in modo brusco “pronto” risale ad abitudini militari. I primi utilizzi del telefono, avvennero difatti in campo militare. Una delle prime linee telefoniche create in passato è stata quella Municipio-Vigili del Fuoco di Milano ed il “pronto” stava ad indicare che la squadra antincendio era pronta ad intervenire.
Il nostro “pronto”, si differenzia rispetto l’anglosassone “hallo” o come fanno gli svizzeri che rispondono al telefono usando il proprio cognome. Comunque in ogni caso, il nostro “pronto”, risulta efficace in quanto indica la nostra predisposizione ad essere pronti ad ascoltare il nostro interlocutore.