Differenza tra osteopatia e chiropratica
In ambito medico esistono differenze tra le pratiche di osteopatia e chiropratica. L’osteopatia è una pratica nata negli Stati Uniti nel 1874. Questo termine fu adottato dal dottor Andrew Taylor Still. Si tratta di un tipo di manipolazione che cura le eventuali disfunzioni fisiologiche che il paziente può avvertire. Si cerca di riportare una situazione di tipo non fisiologica entro i limiti di normalità che il nostro corpo richiede.
L’osteopata
L’osteopata si concentra principalmente su cranio e sacro per cercare di eliminare i problemi di microcircolazione sanguigna. Tra le varie problematiche che l’osteopata tenta di risolvere ci sono quelle legate al mal di schiena, emorroidi, disturbi mestruali, mal di testa, cifosi, lordosi, disturbi mentali, stipsi, valutazione posturale e delle articolazioni.
David Palmer e la Chiropratica
La chiropratica venne creata ufficialmente da Daniel David Palmer nel 1895 che la definì: “Arte, scienza e filosofia”. Il termine deriva dal greco cheir, mano e praxis, azione, ed è una pratica scientifica che ha come funzione e come obiettivo il mantenimento e il ristabilimento della salute dell’uomo. Questa tecnica si basa sulla diagnosi, sulla cura e sulla prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici e dei loro effetti sullo stato generale di salute del corpo umano. I chiropratici curano con la manipolazione (inclusa quella spinale) e danno un supporto, migliorando il nostro stile di vita.
Gli esperti cercano di eliminare le interferenze che impediscono la corretta comunicazione tra sistema nervoso e corpo. Eliminano in modo naturale i “blocchi” con l’uso delle mani. Queste manipolazioni vengono calibrate in base all’età, al peso e ai problemi specifici del paziente. Il corretto posizionamento vertebrale, non solo libera il nervo, ma lo stimola ad essere attivo e rigenerarsi.