Un libro su Giuseppe Conte: un’analisi della personalità dell’ex Premier
Approfondimento
Il libro
“Giuseppe Conte. Il carattere di una politica” (ed. Ets), scritto da Rita Bruschi e Gregorio De Paola, sarà in libreria a partire dal prossimo 11 Marzo.
Il volume, realizzato da una psicanalista e da un docente di Filosofia in un liceo, si sofferma sull’analisi dei principali tratti della personalità di Giuseppe Conte. Inoltre svolge una disamina del suo pensiero politico e delle scelte che ha operato alla guida del Paese.
Giuseppe Conte. Il carattere di una politica (Copertina flessibile)
Conte uomo, politico e giurista
Il libro è una sorta di documentario cartaceo che fa luce in maniera chiara e limpida su alcuni aspetti più evidenti del carattere dell’ex premier. Il lettore può acquisire elementi concreti per comporre un quadro attendibile della personalità di Conte. L’ex Presidente del Consiglio ha dovuto inoltre affrontare l’inaspettata pandemia che ha coinvolto il nostro Paese ed il mondo intero).
In questo interessante volume emergono quindi le sfaccettature personali, caratteriali, ideali ed intellettuali di Conte e della sua esperienza umana e politica alla guida del Governo.
La precisazione degli autori
I due autori ci tengono a sottolineare di non appartenere ad alcuno schieramento politico, e di essere semplici cittadini come tanti altri. Nel testo emerge chiaramente ciò che la maggior parte degli italiani si è chiesto negli anni di Governo Conte: “Chi è Giuseppe Cοnte? Un cittadino prestato alla politica che, per caso, si è trovato a gestire una fase particolarmente difficile della nostra storia, o una persona che, nonostante giudizi spesso riduttivi di media e osservatori politici, riceve l’apprezzamento di buona parte dell’opinione pubblica perché ha saputo incarnare un modo nuovo di fare politica?
E’ decisamente insolito che uno sconosciuto arrivi alla sua posizione, la sappia mantenere nonostante le oggettive difficoltà e riesca a riorientare l’intero campo politico, a riavviare su un piano ben diverso dal passato i rapporti con l’Europa, dovendo inoltre fronteggiare la più grave calamità dal secondo dopoguerra”.
Non essendo ovvia né univoca, la risposta è lasciata a ciascun lettore. Ma il volume offre uno spunto interessante quanto meno per rifletterci su.