La costellazione della Bilancia
La costellazione della Bilancia, in latino Libra, è una costellazione dello Zodiaco, l’unica che rappresenta un oggetto inanimato e non un essere vivente. La sua posizione nel cielo è tra la costellazione della Vergine, ad ovest, e quella dello Scorpione, ad est, ed il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è in primavera bassa sull’orizzonte, da aprile a sud-est e fino a settembre, verso sud-ovest.
Le stelle principali della costellazione sono: β Librae, la stella più brillante bianco-azzurra, distante da noi 160 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km); α Librae, stella doppia, di cui una bianca e una gialla, distanti 77 anni luce; σ Librae, stella gigante rossa distante 292 anni luce; υ Librae, stella arancione distante 195 anni luce. All’interno della costellazione della Bilancia è visibile il sistema planetario extrasolare Gliese 581: attorno a quest’ultima, che è una stella nana rossa, orbitano almeno sei pianeti.
Gli antichi greci consideravano la zona che la Bilancia occupa nel cielo come appartenente alla costellazione dello Scorpione, di cui costituiva le chele; le stelle α e β Librae rappresentavano anticamente le due chele della costellazione dello Scorpione: i relativi nomi arabi Zubenelgenubi e Zubeneschamali, significavano infatti “chela settentrionale” e chela meridionale”. Da quando la Bilancia venne distinta dallo Scorpione, a partire dal secolo I a.c., le due stelle rappresentano i due piatti della Bilancia, simbolo di equilibrio e misura.
La mitologia dei Romani abbina la Bilancia a Giulio Cesare per rappresentarne il suo senso di giustizia. Il termine Libra fu adottato dai Romani, i quali ritenevano che la Luna si trovasse in Bilancia nel periodo della fondazione di Roma.