Krav Maga
Nella lingua ebraica moderna l’espressione “Krav Maga” significa combattimento con contatto oppure combattimento a corta distanza. Si tratta di un metodo di autodifesa personale messo a punto in Israele nella prima metà del Novecento e poi diffusosi nell’Europa centro-orientale, soprattutto negli ambienti ebraici.
Il Krav Maga è stato inventato da Imi Lichtenfeld, ufficiale dell’esercito israeliano, con l’obiettivo di addestrare le forze speciali israeliane con un metodo che fosse efficace ma al tempo stesso facile da apprendere. Lichtenfeld era un abile ginnasta, campione di lotta libera e pugile, ma è stata l’esperienza fatta in strada in gioventù ad influenzare lo stile e i principi del Krav Maga da lui elaborato.
Tale metodo di autodifesa si caratterizza per la rapidità dei movimenti che puntano a neutralizzare il nemico in modo definitivo prima che possa attaccare e rendersi pericoloso. Il Krav Maga si basa su un mix di tecniche di tipo militare che comprendono calci, proiezioni e leve articolari. A differenza di ciò che accade negli sport di contatto, il Krav Maga mira a colpire zone vitali del corpo quali ad esempio gli occhi e i genitali.
Per la stessa ragione non può essere considerato uno sport da combattimento e quindi non si può praticare in forma sportiva. Ormai oggi questo metodo è conosciuto e diffuso in tutto il mondo, e sono tante le scuole sorte per insegnare la tecnica a chiunque, non solo ai corpi di polizia e alle forze armate.
Approfondimento
In cosa consiste il Krav Maga
Il Krav Maga non è un’arte marziale come il judo o il karate. E’ adatta piuttosto ad essere utilizzata in contesto di guerra poiché si basa su un approccio offensivo e non si regge su principi filosofici o spirituali. Nell’ambito della difesa personale tale metodo deve essere insegnato da esperti, i quali consigliano di utilizzarlo solo in casi estremi (risse per strada, tentativi di violenza, aggressioni a mano armata).
Il Krav Maga è ideale per tutte le situazioni in cui è necessario salvaguardare la propria incolumità personale. Questa disciplina, però, può essere utilizzata anche per altri scopi e finalità: ad esempio, per migliorare la tonicità dei muscoli e la flessibilità delle articolazioni, per acquisire il controllo delle emozioni e mantenere la lucidità nei momenti più difficili della vita.
Ad esempio, pare che una assidua praticante di Krav Maga sia l’ex velina ed attrice Elisabetta Canalis, che è tornata perfettamente in forma dopo aver partorito la sua primogenita proprio dedicandosi con regolarità a tale disciplina.
Per praticare il Krav Maga non bisogna avere particolari capacità fisiche o atletiche, non serve neppure conoscere le arti marziali. La pratica costante del Krav Maga permette di ottenere risultati in tempi brevi, a differenza di ciò che accade con le arti marziali, dove serve un maggiore allenamento e impegno fisico.
I principi base del Krav Maga
La pratica del Krav Maga si basa su alcuni principi (per la precisione 7), che conviene conoscere per evitare di trovarsi in situazioni pericolose.
- Il Krav Maga è basato sui Riflessi;
- è consigliabile evitare situazioni a rischio; ad esempio è meglio non dare passaggi agli sconosciuti che chiedono l’autostop oppure avvicinare persone sospette;
- tenendo conto della situazione, dell’avversario e del pericolo, è auspicabile scoraggiare l’attacco altrui stimolando piuttosto il dialogo e il confronto;
- vanno privilegiati i metodi che comportano il minimo rischio personale;
- per avere un controllo maggiore sull’avversario bisogna colpire le zone vitali del corpo;
- quando ci si trova in pericolo di vita non vi sono regole, limiti o proibizioni: tutto è ammesso per salvaguardare la propria vita;
- è preferibile utilizzare le armi “naturali” di cui dispone il nostro corpo e gli oggetti che troviamo a portata di mano.
Il Krav Maga, pur basandosi su questi principi, è da considerarsi un sistema aperto che può essere modificato e aggiornato sulla base di ogni singola esperienza.
Come praticare il Krav Maga
Le singole federazioni hanno sviluppato metodi diversi che si adattano ad ogni persona che vuole imparare ad autodifendersi (i corsi sono rivolti anche alle donne e ai giovani con una corporatura esile ma agile). Una caratteristica importante di questa tecnica è l’improvvisazione: bisogna cioè essere pronti a reagire prontamente ad ogni situazione di pericolo che si presenta. Il Krav Maga richiede cioè di utilizzare al meglio sia il corpo che la mente.
Con la pratica e l’addestramento questa disciplina aiuta a tenere sotto controllo lo stress e a mantenersi lucidi e razionali dinanzi a situazioni rischiose. I principianti, in genere, praticano il Krav Maga una volta alla settimana.
Le lezioni hanno una durata di due ore. Chi pratica da più tempo e ha acquisito gradi avanzati può allenarsi anche fino a tre volte alla settimana. Ogni lezione prevede una fase di stretching e riscaldamento muscolare per preparare il corpo, poi si procede con il potenziamento della fascia addominale, delle gambe, delle spalle e dei pettorali.
La tecnica di combattimento vera e propria si pratica in un circuito. Ogni partecipante alla lezione si dispone in un cerchio. Un allievo si pone al centro mentre, a turno, gli altri lo attaccano con prontezza e velocità.