Paesaggio estivo (Case a Murnau): opera di Kandinsky

Paesaggio estivo” (Case a Murnau) del pittore russo Vasilij Kandinsky è del 1909. Si tratta di un olio su cartone, di centimetri 33 x 45, conservato a San Pietroburgo, presso il Museo di Stato Russo. Dopo la separazione dalla prima moglie, Kandinsky si fidanzò con la pittrice Gabriele Munter.

Kandinsky - Case a Murnau - Paesaggio estivo
Case a MurnauPaesaggio estivo (1909) • Opera di Kandinsky

Insieme viaggiarono, come se fossero in fuga, a Parigi, Berlino, in Russia, Olanda e Tunisia. Dopo questa fase di viaggi e di studio, l’artista si recò a Murnau, un piccolo villaggio dell’Alta Baviera, dove si trasferiva spesso per dipingere e dove nel 1909 acquistò una casa.

Paesaggio estivo (Case a Murnau): il quadro

È rappresentato in primo piano un pendio montano, lungo cui scorre una fila di case, mentre sullo sfondo si vedono i rilievi e il cielo. Il pendio è il protagonista del dipinto: il blu sprofonda nel nero, al quale si contrappone la luminosità del giallo.

Le case sono gialle e verdi con i tetti a volte rossi a volte azzurri. Alle spalle delle case si vedono le montagne gialle con qualche tocco di verde. Quasi tutto il dipinto è occupato da un’enorme massa cromatica, caratterizzata dalla grande vivacità dei colori e per il forte contrasto chiaroscurale. Kandinsky dimentica le tonalità temperate del periodo impressionista.

All’artista non interessa più rappresentare una storia, un oggetto, un paesaggio, ma gli interessa liberare la potenzialità dei colori. Il pittore quindi non riproduce le case di Murnau, ma l’emozione che gli suscitano guardandole, un’emozione che l’artista cerca poi di trasmettere allo spettatore.

Da un punto di vista stilistico, nelle opere di Murnau si avverte l’influenza della pittura francese, da Gauguin a Matisse, che Kandinsky aveva conosciuto nel corso della sua permanenza a Parigi fra il 1906 e il 1907. Nel suo cromatismo quasi violento si sente anche l’influsso stilistico degli espressionisti tedeschi, ma non la loro drammaticità. È un dolce, armonioso e vivace pendio che dona allo spettatore emozioni ma anche una sensazione di serenità data dal giallo che domina in tutta la rappresentazione.

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Serena Marotta

Serena Marotta è nata a Palermo il 25 marzo 1976. "Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi" è il suo primo libro. È giornalista pubblicista, laureata in Giornalismo. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia e con La Repubblica, ha curato vari uffici stampa, tra cui quello di una casa editrice, di due associazioni, una di salute e l'altra di musica, scrive per diversi quotidiani online ed è direttore responsabile del giornale online radiooff.org. Appassionata di canto e di fotografia, è innamorata della sua città: Palermo.

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