L’incidente ferroviario di Montparnasse
L’incidente ferroviario di Montparnasse fu un incidente sbalorditivo e singolare, avvenuto nell’omonima stazione ferroviaria di Parigi. Costruita nel 1840 ed originariamente chiamata “Gare de l’Ouest”, la stazione Montparnasse è stata oggetto negli anni successivi di ricostruzioni ed ampliamenti: attualmente vi partono i treni ad alta velocità.
Il 22 ottobre 1895, il treno 56 della SNCF (Société nationale des chemins de fer français) proveniente da Granville, sta viaggiando con a bordo 131 passeggeri. Il treno, manovrato dal macchinista Guillaume Marie Pellerin, è condotto dalla locomotiva a vapore numero 721 del tipo 120 ed è composto da due vagoni per i bagagli, un vagone postale, otto vagoni passeggeri ed, in coda, un altro vagone bagagli. L’intenzione del macchinista era quella di arrivare in orario a Montparnasse, cercando di recuperare i nove minuti di ritardo con il quale era partito il treno. Per riuscire nel suo intento, non eseguì in tempo la manovra di rallentamento e per rimediare, il capotreno Albert Mariette, azionò il freno di emergenza che sfortunatamente non riuscì a rallentare il convoglio.
Anche l’azione dei freni della locomotiva risultò insufficiente a far arrestare il treno che, arrivando in stazione “ad una velocità vertiginosa compresa tra i 40 e i 60 chilometri” (da L’Illustration, settimanale francese) distrusse i respingenti, oltrepassò l’estremità del binario, attraversò la stazione fino al punto di andare a sfondarne il muro di facciata, spesso 60 centimetri.
La locomotiva precipitò nella piazza antistante, Place de Rennes, che si trovava a 10 metri di dislivello rispetto alla stazione, sulla fermata dei tram. Tutti i vagoni passeggeri rimasero all’interno della stazione e non si contarono vittime tra i viaggiatori; una passante rimase ferita.
La locomotiva cadde vicino ad un’edicola, nella quale quel giorno lavorava Marie-Augustine Aguilard, che rimase uccisa da un blocco di muratura caduto dalla facciata della stazione. La compagnia ferroviaria pagò il funerale della donna; ai suoi due figli fu corrisposto un risarcimento. Il macchinista fu condannato a due mesi di prigione e al pagamento di 50 franchi, mentre il capotreno al pagamento di 25 franchi.
La locomotiva rimase quattro giorni sospesa, sotto gli occhi di persone incredule, tra cui molti fotografi, professionisti od amatoriali. A quest’ultima categoria quasi sicuramente appartiene colui che scattò la famosa fotografia dell’incidente.
La foto, molto famosa, è stata usata come immagine di copertina del disco “Lean into it” (1991) del gruppo hard rock Mr. Big.
Nel film “Hugo Cabret” del 2011, diretto da Martin Scorsese e ambientato negli anni Trenta, è inserita la vicenda dell’incidente attraverso un sogno del protagonista, il quale vive in segreto tra le mura della stazione di Montparnasse.