“Il Lupo e il Leone”: dal 20 gennaio al cinema la storia di due predatori che diventano fratelli
Avreste mai immaginato che un lupo ed un leone, predatori e nemici incalliti, potessero crescere insieme diventando “fratelli” inseparabili? “Il lupo e il leone”, pellicola in uscita nelle sale cinematografiche il 20 gennaio, è la favola moderna che ogni bambino dovrebbe vedere, per capire che anche esemplari provenienti da specie diverse possono vivere insieme sentendosi intimamente connessi l’uno all’altro.
Il regista Gilles De Maistre ha saputo creare il giusto mix tra realismo e spettacolarità, effettuando le riprese del film sempre nel massimo rispetto degli animali protagonisti. D’altronde De Maistre non è nuovo a pellicole di questo tipo, visto che ha diretto anche un altro film che ha ottenuto un grande successo di pubblico, “Mia e il leone bianco”.
Approfondimento
Il Lupo e il Leone: la trama del film
Alma, che studia musica a New York, ritorna in Canada dopo la morte del nonno. Amante della natura e dei boschi, la ragazza durante una passeggiata incontra un cucciolo di leone, sopravvissuto ad un incidente aereo e destinato ad un circo. Lo porta così nella baita di famiglia per tenerlo al sicuro. Contemporaneamente Alma si ritrova a salvare una lupa ed il suo cucciolo dalle grinfie di due scienziati che vogliono utilizzarli per un esperimento sul ripopolamento.
Dopo la scomparsa della mamma lupa, la ragazza decide di accudire insieme due cuccioli. Il lupacchiotto si chiama Mozart, mentre il nome del leoncino è Dreamer. I due animali crescono insieme, ma una volta diventati adulti vengono tolti alla donna perché ritenuti pericolosi. Dreamer dovrà andare in un circo, mentre il lupo è destinato a tornare nella riserva con i due scienziati. Sia l’uno che l’altro, però, non intendono rinunciare alla libertà e si mettono in fuga.
Oggi il leone e il lupo vivono insieme
Il regista ha effettuato le riprese del film avvalendosi della collaborazione di un zoologo esperto di leoni e di un addestratore di animali rinomato a livello internazionale per la sua dimestichezza con i lupi.
“Questi due mitici predatori ci mostrano come riescono a diventare fratelli, nonostante siano nemici in natura”, spiega De Maistre. “La cosa più importante per noi era che questo legame fosse vero, non volevamo usare effetti speciali. Gli animali non sono mai stati forzati ad andare d’accordo. La loro relazione è cresciuta fin da quando erano piccoli e condividono un legame indissolubile“.