House of Cards 3 – Atto finale (libro di Michael Dobbs)
FU resta, lei cambia
House of Cards 3 – atto finale – Fazi, 2015 sembra più il titolo di un film di bruce willis che l’ultimo capitolo scritto da michaeldobbs. Intendo i film del bruce dove ci aveva la canotta e saltava davanti alle esplosioni ed era bonodiddio. non che adesso mi faccia schifo comunque.
volevo dire, comunque, il libro due era finito con il re che forse l’aveva quasi fregato, *A* urquhart. Il tre invece fa finta di niente e sono passati tanti anni e FU è sempre più potente e sicuro di se e fa e disfa come vuolMA QUALCUNO MI SPIEGA PERCHÉ IL NOME DELLA MOGLIE È CAMBIATO? totalmente assurda sta cosa. e non è che viene usato un diminutivo o che, prima se chiamava mortima (che vabbe’) e mo’ elizabeth. non so non capisco sono confusa.
dobbs parla di cipro, di bruxelles – e quando dico bruxelles non parlo della città in sé ma se capisce – parla ovviamente come lo conosciamo di avidità e potere e inizia però ad avere una certa. sembra un po’ stanco, anche.
cipro è tanta parte e se non se ne conosce la storia e le vicende boh, forse la situazione sembra un po’ annebbiata, comunque fila via liscio. pare chiaro, poi magari non è vero, che l’autore parla di quello che sa.
continuo a trovare difficile leggere di persone sgradevoli, anche se i personaggi sono delineati bene e il mondo non è tutto rosa come vorrei. ci sono anche i cattivi, o insomma, quelli con cui non mi andrebbe di uscire a cena. michael dobbs riesce a rendere fastidioso anche un personaggio che tendenzialmente ci si aspetti sia d’accordo con le sue visioni. trovo la cosa interessante.
ora, molti han visto le serie tv con kevin spacey. io l’ho già detto e lo ripeto, guardate quelle BBC degli anni novanta.
se poi qualcuno mi spiega come mai ha cambiato il nome alla moje, io so’ contenta.