Green Book, recensione del film e riassunto

Diretto dallo statunitense Peter Farrelly, Green Book è un film del 2018 che ha come protagonisti un buttafuori italoamericano – Tony Lip – e un pianista afroamericano nell’America negli anni sessanta. A interpretare i personaggi principali sono Viggo Mortensen e Mahershala Ali.

Green Book: una scena del film
Green Book: una scena del film

La storia è ispirata alla storia vera dell’amicizia tra Tony Lip (pseudonimo di Frank Anthony Vallelonga) e il musicista Don Shirley. Tony è il padre di uno degli sceneggiatori del film, Nick Vallelonga.

Premi Oscar

Nella notte degli Oscar 2019 il film si è aggiudicato ben tre premi Oscar:

  • miglior film;
  • migliore attore non protagonista
  • migliore sceneggiatura originale
Green Book Poster e Locandina del film
Green Book: la locandina del film

Green Book: trama del film e breve riassunto

Siamo nel 1962 e l’America vive ancora le sue contraddizioni razziali. Tony Vallelonga, detto Tony Lip, lavora in un locale frequentato anche dalla mafia newyorchese e si fa rispettare a suon di pugni. Dalla sua parte ha una furbizia che lo rende simpatico a tutti.

Tony non vuole affiliarsi ai delinquenti e quando il locale chiude per due mesi, deve per forza cercare un altro lavoro. A questo punto appare Donald Shirley, un pianista di grande talento che cerca un autista un po’ guardia del corpo, perché dovrà affrontare una tournée negli Stati del Sud, dove l’intolleranza nei confronti delle persone di colore è ancora molto radicata.

Trailer

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Commento al film

Il viaggio della coppia di protagonisti assume diverse sfumature, passando dalla commedia al tragico incontro con un’intolleranza cieca e violenta.

“Green book” ricorda altri film in cui l’amicizia supera diverse barrire sociali ed economiche – ricordate Quasi amici ? – ma in realtà questo film non ha nulla che si possa paragonare con altre opere.

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E’ un film originale per i dialoghi, gli attori ed anche per la trama che cambia costantemente, senza lasciare mai spazio alla banalità. Un buon intreccio per una storia vera raccontata dal figlio di Vallelonga che è anche sceneggiatore del film.

I premi forse sono stati troppi, almeno per quanto riguarda gli Oscar: il premio al miglior attore non protagonista e al miglior film li ho trovati un po’ esagerati, ma d’altra parte il tema del razzismo è di attualità.

Il mondo è pieno di gente sola che ha paura a fare il primo passo.

Tony Lip – Frasi del film Green Book

Un film furbo ma felice

Tuttavia “Green book” non è solo un film politically correct e anche incorrect, ma è un’opera apparentemente furba che alla fine si mostra intelligente e azzeccata. L’ironia, a tratti grossolana, lascia spazio a domande su come la conoscenza reciproca possa portare alla tolleranza e ad un atteggiamento più aperto verso ciò che non si conosce.

E’ da Oscar invece l’interpretazione di Viggo Mortensen: intelligente, ben simulato nel ruolo, riesce a mostrare tolleranza e diffidenza, rancore e perdono, nel complicato contesto delle lotte razziali.

Voto: 8/10

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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