Il Discorso di Gettysburg
Era il 19 novembre 1863, un giovedì, quando nel corso del pomeriggio Abraham Lincoln – 16° Presidente degli Stati Uniti d’America – pronunciò uno dei più celebri e famosi discorsi della storia: il Discorso di Gettysburg.
Approfondimento
Il contesto storico
Il contesto storico è quello della guerra di secessione americana; il luogo, Gettysburg, nella Contea di Adams, in Pennsylvania, è lo stesso della celebre battaglia che porta il nome della città: la battaglia di Gettysburg si svolse nei giorni dal 1° al 3 luglio 1863 (quattro mesi prima del Discorso di Gettysburg) ed è storicamente considerata una delle battaglie più importanti della guerra di secessione americana; la battaglia si concluse con una vittoria schiacciante delle forze dell’Unione dell’Armata del Potomac, che arrestarono l’offensiva dell’esercito confederato dell’Armata della Virginia Settentrionale, in Pennsylvania.
Il Presidente Lincoln, il 19 novembre 1863, pronunciò il Discorso in occasione della cerimonia di inaugurazione del cimitero militare di Gettysburg, 4 mesi e mezzo dopo la storica battaglia.
Il testo in italiano del Discorso di Gettysburg
Or sono sedici lustri e sette anni che i nostri avi costruirono su questo continente una nuova nazione, concepita nella Libertà e votata al principio che tutti gli uomini sono creati uguali. Adesso noi siamo impegnati in una grande guerra civile, la quale proverà se quella nazione, o ogni altra nazione, così concepita e così votata, possa a lungo perdurare.
Noi ci siamo raccolti su di un gran campo di battaglia di quella guerra. Noi siamo venuti a destinare una parte di quel campo a luogo di ultimo riposo per coloro che qui dettero la loro vita, perché quella nazione potesse vivere. È del tutto giusto e appropriato che noi compiamo quest’atto. Ma, in un senso più ampio, noi non possiamo inaugurare, non possiamo consacrare, non possiamo santificare questo suolo.
I coraggiosi uomini, vivi e morti, che qui combatterono, lo hanno consacrato, ben al di là del nostro piccolo potere di aggiungere o portar via alcunché. Il mondo noterà appena, né a lungo ricorderà ciò che qui diciamo, ma mai potrà dimenticare ciò che essi qui fecero. Sta a noi viventi, piuttosto, il votarci qui al lavoro incompiuto, finora così nobilmente portato avanti da coloro che qui combatterono.
Sta piuttosto a noi il votarci qui al grande compito che ci è dinnanzi: che da questi morti onorati ci venga un’accresciuta devozione a quella causa per la quale essi diedero, della devozione, l’ultima piena misura; che noi qui solennemente si prometta che questi morti non sono morti invano (per nulla); che questa nazione, guidata da Dio, abbia una rinascita di libertà; e che l’idea di un governo del popolo, dal popolo, per il popolo, non abbia a perire dalla terra.
Nota: questo testo in italiano, tradotto dall’originale, è il testo riconosciuto dalla Library of Congress (Biblioteca del Congresso) di Washington.
Quello che segue è invece il testo originale del Discorso.
The Gettysburg Address
Four score and seven years ago our fathers brought forth on this continent a new nation, conceived (started, made) in liberty, and dedicated to the proposition that all men are created equal.
Now we are engaged in a great civil war, testing whether that nation, or any nation, so conceived and so dedicated, can long endure.
We are met on a great battle-field of that war. We have come to dedicate a portion of that field, as a final resting place for those who here gave their lives that nation might live. It is altogether fitting and proper that we should do this. But, in a larger sense, we can not dedicate…we can not consecrate…we can not hallow this ground.
The brave men, living and dead, who struggled here, have consecrated it, far above our poor power to add or detract (take away). The world will little note, nor long remember what we say here, but it can never forget what they did here. It is for us the living, rather, to be dedicated here to the unfinished work which they who fought here have thus far so nobly advanced.
It is rather for us to be here dedicated to the great task remaining before us — that from these honored dead we take increased devotion to that cause for which they gave the last full measure of devotion — that we here highly resolve (decide) that these dead shall not have died in vain (for nothing) — that this nation, under God, shall have a new birth of freedom—and that government of the people, by the people, for the people, shall not perish from the earth.
L’importanza del Discorso di Gettysburg
Nel discorso, Lincoln rivolge i suoi pensieri allo sforzo della nazione nella guerra civile, ma con l’ideale che a Gettysburg nessun soldato, dell’Unione o della Confederazione, del nord o del sud, fosse morto invano.
Riprendendo le parole e i concetti supremi sanciti nella Dichiarazione di Indipendenza, Lincoln sottolinea come gli esseri umani siano uguali. Ricorda come la guerra civile sia stata una lotta non solo per l’Unione, ma soprattutto di come rappresenti “la rinascita della libertà” che avrebbe reso tutti davvero uguali all’interno di un’unica nazione, finalmente unita.
Il discorso inizia con il famoso “Ottantasette anni fa“, riferendosi alla Rivoluzione Americana nel 1776. La cerimonia di Gettysburg è un’occasione per Lincoln per incoraggiare gli uomini ad aiutare la democrazia americana, in modo che il “governo del popolo, dal popolo, per il popolo, non sia distrutto dalla terra“.
Sebbene il Discorso di Gettysburg sia uno dei più importanti della storia degli Stati Uniti e uno dei più celebri discorsi presenti nei libri di storia, non si è comunque certi delle esatte parole pronunciate da Abramo Lincoln il 19 novembre 1863, in quanto esistono ben cinque manoscritti che lo riportano, ed essi si differenziano l’uno dall’altro, anche se solo per pochi dettagli. Di fatto il Discorso di Gettysburg rappresenta un momento fondamentale nel processo di costruzione della futura nazione americana.