Davide con la testa di Golia, opera di Caravaggio. Analisi dell’opera
Caravaggio è il pittore della luce. La sua pittura utilizza la luce per dare un tono drammatico alla scena. Il passo che compie e che fa compiere all’arte pittorica è sovrumano e cambia, da quel momento in poi, l’utilizzo della luce che nella pittura non sarà più uguale a prima. Fra i molti dipinti che hanno reso immortale Michelangelo Merisi da Caravaggio, e che dimostrano come la luce diventa racconto drammatico della vita, troviamo “Davide con la testa di Golia“.
Approfondimento
Davide con la testa di Golia: analisi del dipinto
Capolavoro straordinario che suscita in me le emozioni più forti. “Davide con la testa di Golia” è un quadro incredibile se si analizza in dettaglio ciò che rappresenta. Un giovane, si suppone il Caravaggio stesso quando era un adolescente, tiene in mano la testa di Golia, che è il ritratto di Caravaggio da vecchio, che da poco ha staccato dal corpo con un colpo di spada.
Infatti, gli occhi di Golia sembrano emanare ancora un barlume di vita, una manciata di secondi in cui forse ancora l’afflato vitale è nel corpo mozzato, prima di scomparire definitivamente. La luce, che viene da sinistra, mostra il volto e il petto di Davide teso mentre tiene la testa del suo se stesso in pugno; la stessa luce racconta come la vita di Golia–Caravaggio sia finita male e abbia avuto un trascorso di sofferenza e trascuratezza. Davide guarda il volto di Golia sfatto e distrutto dalla corruzione di una vita dissoluta, mentre lui è ancora puro e incorrotto.
La condizione di Caravaggio
Mentre Caravaggio dipingeva questo quadro aveva trentotto anni e gli pendeva sul capo una condanna a morte per decapitazione. E allora, se davvero Caravaggio a memoria ha dipinto se stesso da giovane mentre uccide il Caravaggio maturo e corrotto, l’emozione che si prova nell’ammirare questi due volti del pittore è travolgente.
L’emozione
Come è profonda e intensa è l’emozione che suscita il contesto che possiamo ricostruire immaginando cosa può aver significato per Caravaggio decidere di dipingere se stesso in due stadi diversi della sua vita.
Meraviglia e stupore di fronte ad un capolavoro, ma anche la consapevolezza di potersi specchiare di fronte ad un passo decisivo della vita di ogni uomo e che ogni essere vivente vive nella propria intimità: il confronto fra la propria giovinezza e il tempo che è passato. E’ un dono importante questo dipinto, non solo per la sublime tecnica utilizzata ma anche per il coraggio che Caravaggio ha dimostrato nel dipingerlo.
Da ricordare anche l’opera, sempre di Caravaggio, che affronta lo stesso tema, realizzata nel periodo 1597-1598: Davide e Golia (dipinto conservato presso il Museo del Prado di Madrid).