Dacia Maraini e il libro “La scuola ci salverà”: l’autrice sta scrivendo anche un volume su Pasolini
Quello attuale è un periodo assai movimentato per Dacia Maraini. Dopo aver ricevuto il Premio Letterario Caccuri 2021 per il saggio intitolato “La scuola ci salverà” e inaugurato il Festival “Pescasseroli legge” con il suo libro “Danzare nella tempesta”, la scrittrice si appresta a ricoprire il ruolo di direttrice artistica nel Festival “Il Teatro sull’Acqua” ad Arona, sul Lago Maggiore.
A proposito del suo libro “La scuola ci salverà”, la Maraini ha dichiarato di recente: “La scuola è il respiro di un Paese, va difeso e rispettato“. Nel suo volume, infatti, la scrittrice indaga sulla generale crisi che sta investendo la scuola come istituzione. “La scuola è stata molto trascurata e abbandonata. Si è pensato che fosse un’azienda e questa è un’idea berlusconiana, che dovesse produrre, ma la scuola non produce niente, forma. Bisogna risacralizzarla, non in senso religioso”, ha detto.
Inoltre ha anche accennato al libro sul quale sta lavorando attualmente, e che sarà pubblicato nel 2022, in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini.
“Sarà un libro molto personale. Un libro di memorie in forma di lettere. Me lo hanno proposto, ho detto prima di no, si scrive troppo su Pier Paolo Pasolini, usciranno 100 mila libri per il centenario. Poi l’idea di parlare di cose vissute insieme mi ha convinto“.
A proposito dei Festival letterari, di cui lei è una grande sostenitrice, Dacia Maraini ha detto:
“I festival sono molto cresciuti. Sono tanti e il fatto che riguardino molto i libri è un buon segno in un Paese che non legge. Anche se nella pandemia i libri hanno resistito, il mercato è cresciuto ed è aumentata la propensione alla lettura. E’ la dimostrazione che un po’ di lentezza e isolamento può aiutare a leggere. La frenesia di correre impedisce il pensiero e la riflessione che sono un po’ da recuperare. La spinta alla corsa è schizofrenica, è un po’ eccessiva”.