La costellazione del Toro
La costellazione del Toro, in latino Taurus, è una costellazione dello Zodiaco. La sua posizione nel cielo è tra l’Ariete ad ovest ed i Gemelli ad est, vicino alla costellazione di Orione; visibile da ottobre, verso est, ad aprile, verso ovest; il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è a dicembre, alta nel cielo verso sud.
Le stelle principali della costellazione sono: Aldebaran (α Tauri) la stella principale, una gigante arancione, distante dalla Terra 65 anni luce (un anno luce corrisponde a 9.461 miliardi di Km) che rappresenta l’occhio del Toro; Elnath (β Tauri) stella azzurra, distante da noi 131 anni luce, rappresenta uno dei corni del Toro; Alcyone (η Tauri) stella azzurra, distante 368 anni luce, è la più brillante dell’ammasso delle Pleiadi; ζ Tauri, stella azzurra distante 417 anni luce, che rappresenta l’altro corno del Toro.
All’interno della costellazione sono presenti oggetti appartenenti alla Via Lattea: il più noto è l’ammasso aperto delle Pleiadi, visibile anche ad occhio nudo, che è il più luminoso della volta celeste; le Pleiadi sono composte da numerose stelle, notissime fin dall’antichità grazie alla loro grande visibilità nel cielo notturno. Citate da Omero e da Tolomeo, erano chiamate le Sette Sorelle nella mitologia greca, mentre per i Vichinghi rappresentavano le galline di Freyja, dea dell’amore e della seduzione, protagonista della leggenda riguardo l’usanza di baciarsi sotto il vischio durante le festività natalizie; Giovanni Pascoli ne Il gelsomino notturno, le chiama Chioccetta, equiparandole ad una chioccia nell’aia col suo seguito di pulcini; Gabriele D’Annunzio, per la sua opera poetica Laudi, pensò di chiamare ognuno dei 7 volumi con il nome di ognuna delle stelle delle Pleiadi, ma ne realizzò solo cinque.
Visibili nella costellazione anche l’ammasso aperto delle Iadi e la Nebulosa del Granchio (M1), il residuo dell’esplosione di una supernova avvenuta nel 1054.
Presente anche il sistema planetario della stella HD 37124, attorno alla quale orbitano tre pianeti, tutti con massa inferiore a quella di Giove.
Una delle leggende legate alla costellazione del Toro narra che Zeus, re degli dei, volendo conquistare Europa, principessa fenicia, si tramutò in un toro bianco. Europa, che ne rimase subito colpita, salì sul suo dorso, pose una ghirlanda tra le sue corna e si fece condurre su un’isola. Qui Zeus assunse di nuovo le proprie sembianze e riuscì nel proposito di sedurre Europa. Associata al Toro è anche la figura del Minotauro, essere metà uomo e metà toro.