Corruzione e abuso di ufficio, differenze
Nelle cronache televisive e giornalistiche, in ambito legale e giuridico, sentiamo parlare spesso dei termini corruzione e abuso di ufficio. A volte può sembrare che vengano utilizzati o intesi come sinonimi, tuttavia in realtà non è così. Cerchiamo di fare chiarezza analizzando brevemente le differenze di significato tra queste due parole.
Corruzione
Per corruzione, si intende quando un soggetto (il pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio) agisce contro i propri doveri ed obblighi, ricevendo da soggetti terzi in cambio somme di denaro, oppure altre utilità e/o vantaggi.
Possiamo distinguere quindi due forme di corruzione: quella attiva e quella passiva.
- La corruzione attiva esiste quando è evidente l’attività del corrompere. Un soggetto spinge un altro soggetto a venire meno ai suoi obblighi con promesse, denaro o altri vantaggi.
- La corruzione passiva invece si riferisce all’essere corrotti. Si parla in ogni caso di abuso da parte di un soggetto dei suoi poteri nell’ambito dell’esercizio della sua attività. In questo caso, il fenomeno della corruzione ha delle evidenti conseguenze sul soggetto sia dal punto di vista giuridico che sia dal punto di vista sociale.
Tale fenomeno è purtroppo molto diffuso in Italia e viene percepito dalle popolazioni degli altri Paesi, come uno dei luoghi comuni che si riferiscono all’Italia. Ogni anno l’associazione non governativa e no profit Transparency International Italia si occupa di prevenire e contrastare la corruzione pubblica. Essa mette inoltre in evidenza l’indice di percezione di questa tipologia di reato previsto dal Codice Penale italiano.
Abuso di ufficio
Anche nel caso dell’abuso di ufficio il soggetto abusa dei suoi poteri sempre nel campo dell’esercizio delle sue attività, proprio come nel fenomeno della corruzione. Ma non sempre il fatto sussiste per un motivo di profitto. Per abuso di ufficio si indica quella situazione che vede un pubblico ufficiale o l’incaricato di pubblico servizio, arrecare un danno considerato ingiusto o un vantaggio patrimoniale, che risulta essere fortemente in contrasto con le consuete norme di legge o di regolamento.
Anch’esso è un reato ed è previsto dall’art. 323 del Codice Penale Italiano.
Il vantaggio patrimoniale viene inteso come un tipo di vantaggio soggetto a valutazione economica. Un esempio: l’assegnazione di un posto di lavoro. Il danno, invece, è detto ingiusto perché comprende sia un danno di tipo “patrimoniale”, sia uno di tipo “non patrimoniale”.
Uno degli esempi più evidenti di abuso di ufficio è l’attribuzione di un posto di lavoro nel settore pubblico a un parente o familiare a discapito di soggetti terzi, che erano più consoni e avevano caratteristiche o qualifiche più adeguate per la stessa tipologia di lavoro.
Per proseguire la lettura, vi invitiamo a visitare una selezione di frasi, citazioni e aforismi sulla corruzione.