Argenteuil (opera di Claude Monet): analisi del dipinto

Claude Monet dipinge “Argenteuil” nel 1872, mentre vive con la famiglia vicino alla località francese. La sua è una sperimentazione che nasce dal confronto con i pittori paesaggisti inglesi William Turner e John Constable, che poté ammirare a Londra, dove si era trasferito durante la guerra franco-prussiana avvenuta nel 1870. Lì Monet era stato costretto a rimanere, a causa dei moti della Comune francese.

Argenteuil Monet 1872
Argenteuil“, Claude Monet (1872)

Argenteuil: analisi del dipinto di Monet

Il periodo londinese permette a Monet di studiare tecniche differenti e di imparare dai maestri inglesi una diversa rappresentazione della luce. Un esempio è il modo in cui rappresenta il riflesso tremolante di oggetti e piante sul fiume. Quasi fa sparire la consistenza degli stessi, obliandoli.

Lo studio fatto nei musei della capitale inglese permette a Monet di cambiare in parte la sua pittura. Fa un salto importante, anche nella scelta dei colori. Il cielo, ad esempio, ha lo stesso colore dell’acqua.

Inoltre, Monet evita l’utilizzo di toni forti, preferendo avvalersi di impasti più sfumati e meno accesi. Questa scelta permette all’artista di rappresentare perfettamente il contesto tranquillo e malinconico del luogo.

I dettagli

Osservando il quadro più dettagliatamente, si può notare che il paese di Argenteuil è sulla sinistra. Mentre sulla destra si possono vedere le colline di Orgemont. Nel centro, invece, appaiono alcune barche che si specchiano sull’acqua.

Si può osservare anche come la scelta dei colori aiuti a immaginare un luogo in cui la foschia potrebbe inghiottire tutto il panorama. Gli alberi delle barche che si vedono galleggiare sulla destra sono i protagonisti della tela e ne svelano il mistero, in un certo senso. Perché tutto il dipinto è basato sulle ombre e sul tremolio degli oggetti che, come si è detto, quasi svaniscono alla vista dello spettatore.

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La magia del dipinto si mostra proprio di fronte a questa scelta del pittore. Gli alberi delle barche sono inoltre fondamentali per comprendere l’omogeneità dei colori e il modo di rappresentare la luce riflessa sull’acqua.

Per realizzare questo dipinto, Monet utilizzò la sua barca studio. Essa gli permise di muoversi sul fiume e di osservare da diverse angolature il paesaggio. Il dipinto, quando venne presentato al pubblico e alla critica, suscitò, come accadeva spesso agli impressionisti della prima ora, indifferenza e dileggio. Tuttavia, Argenteuil rappresenta uno dei primi dipinti che seguono le regole dell’Impressionismo e operano una svolta, non solo nel percorso artistico di Monet ma, più in generale, nello stile paesaggistico dell’epoca.

Attualmente il dipinto è esposto al Museo d’Orsay. E’ un olio su tela e misura 50×65 cm.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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