Trump e la fine dell’American dream, libro di Sergio Romano

Quando nel 2016 Donald Trump è diventato presidente degli Stati Uniti d’America (vincendo le elezioni americane contro Hillary Clinton), molti commentatori hanno considerato la sua elezione pericolosa. Altri invece hanno immaginato che il neo presidente, dopo una campagna elettorale ridicola, dove venivano stigmatizzati tutti gli aspetti negativi della società americana – il suo egoismo, il razzismo, il capitalismo sfrenato, una politica estera chiusa intorno ai propri interessi – Trump avrebbe dovuto seguire i consigli del suo staff. Cioè quelli piegarsi alla saggezza del Congresso e limitarsi ad esprimere la sua politica all’interno di un preciso contesto di garanzie istituzionali e democratiche.

Trump - libro - Sergio Romano
Trump e la fine dell’American dream, Longanesi (2017): il libro di Sergio Romano.

La campagna elettorale di Trump

In realtà la sventatezza del presidente e una certa incapacità del suo staff hanno invece portato la sua presidenza sull’orlo dell’impeachment. Mentre scrivo, il suo ex consigliere per la sicurezza, Michael Flynn, ha dichiarato di aver mentito all’FBI sui suoi contatti con i russi durante la campagna elettorale. Inoltre sembra che abbia intenzione di collaborare con il procuratore Robert Mueller, che sta svolgendo l’inchiesta sul Russiagate, sulle presunte responsabilità di Trump e della sua famiglia sulle sempre presunte ingerenze dei russi nella campagna elettorale.

Se venisse dimostrato che Donald Trump ha ricevuto notizie compromettenti contro Hillary Clinton dai russi e le ha utilizzate  durante la campagna, verrebbe accusato di tradimento. Questo implicherebbe un procedimento contro il presidente. Anche se non è mai avvenuto nella storia degli Stati Uniti che un presidente venga processato durante il suo mandato.

Gli scandali dei presidenti americani

Successe con Richard Nixon che a causa delle accuse per il Watergate (venne accusato di aver spiato i democratici durante la campagna elettorale), stava per essere incriminato. Ma Nixon si dimise, proprio per evitare un impeachment dall’esito certo. E anche con Bill Clinton ci si avvicinò ad un procedimento per falsa testimonianza, sul caso Lewinsky, che però fu bloccato dall’intervento della Camera.

Ma se anche in questo caso – quello di Trump – non dovesse essere approvato, il rischio che il governo non finisca il primo mandato è concreto.

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Il libro: Trump e la fine dell’American dream

Nel suo libro, Trump e la fine dell’American dream edito da Longanesi, ripercorre i mesi dell’ultima campagna elettorale americana e le decisioni prese da Trump durante il primo anno del suo mandato. Emergono due aspetti.

  1. Il primo riguarda l’America che lo ha votato e che si sta scontrando con l’America che lo vorrebbe vedere fuori dai giochi.
  2. Il secondo aspetto riguarda la genesi delle sue decisioni.

Sembra, infatti, che Trump voglia presentarsi come l’anti Obama. Ogni decisione che prende va contro ciò che il suo predecessore aveva deciso o caldeggiato. Dalla riforma sanitaria, al rispetto per l’autodeterminazione delle proprie scelte sessuali, al clima e alla politica internazionale.

Obama ha fatto diversi errori durante gli otto anni della sua presidenza, osserva lo storico e scrittore Sergio Romano, soprattutto nella politica estera. La sua decisione di intervenire in modo blando in Siria per poi lasciare campo libero alla Russia ha generato diversi problemi, fra cui un vuoto in un’area delicata. Così come quando ha appoggiato i Fratelli Mussulmani in modo troppo affettato per poi rendersi conto che Egitto e Libia sono diventati una polveriera pericolosa.

Donald Trump
Donald Trump

Donald Trump però sembra aver scelto una strada ancora più ardita. Si muove solo dove gli interessi degli USA vengono messi in pericolo, seguendo l’idea espressa in campagna elettorale. E cioè “America first”. Così anche per i diritti delle minoranze, Trump ha bloccato i procedimenti per l’accettazione dei transgender negli uffici e nelle cariche pubbliche. Cosa che invece Obama aveva caldeggiato con convinzione.

Chi crede ancora nella politica del presidente?

Secondo Sergio Romano, benché alcune decisioni siano state osteggiate anche da una parte del suo elettorato, Trump ha ancora un forte seguito. E ce l”ha proprio perché comunica con una parte dell’America che ha subìto con maggiore intensità negativa l’impatto della globalizzazione. E che ha vissuto come un trauma, cambiamenti come i diritti alle coppie gay.

Sergio Romano
Lo scrittore Sergio Romano ha scritto un libro anche su Putin

L’atteggiamento di Trump, che oscilla fra proclami assurdi, decisioni pericolose e attacchi pesanti verso gli avversari, sembra che gli consenta di mantenere in piedi, ancora per molto, un programma di governo spostato totalmente sul proibizionismo, l’isolazionismo e il conservatorismo.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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