Vivian Maier: The Color Work. Poetessa delle fotografie a colori
Vivian Maier era una tata di professione, ma anche fotografa: come artista fotografa venne scoperta soltanto nel 2007. Il suo successo è stato postumo. La storia e la biografia di Vivian Maier sono molto curiose: il suo materiale venne acquistato all’asta da un regista che le dedicò poi un film documentario. Oggetto delle foto di Vivian sono: le strade di Chicago, New York e Los Angeles, per circa quattro decenni. E’ nota soprattutto per le sue fotografie in bianco e nero. Nel 2018 è stato pubblicato un volume dal titolo “Vivian Maier: The Color Work” (di Colin Westerbeck). Si tratta di una raccolta con le più belle foto a colori fatte dall’artista. Si sa che le foto in bianco e nero furono scattate con la fedelissima Rolleiflex, mentre le 40.000 fotografie a colori provengono da una Ektachrome, e sono state impresse su di un rullino da 35 millimetri.
“Ho fotografato i momenti della vostra eternità, perché non andassero perduti”.
Approfondimento
Vivian Maier: The Color Work
La prefazione del libro Vivian Maier: The Color Work è a cura di Joel Meyerowitz, che scrive:
“Vivian Maier fu una delle prime poetesse della fotografia a colori. Nelle sue fotografie si può osservare un rapido studio del comportamento umano, del momento in cui si svolgeva, del lampo di un gesto o dell’umore di un’espressione facciale. Brevi eventi che trasformavano la vita quotidiana della strada in una rivelazione per il suo occhio sensibilissimo”.
Il libro, che è stato pubblicato da Harper Collins, è disponibile in Italia soltanto su Amazon.
Oltre 150 immagini di Vivian Maier quasi inedite
Il libro presenta circa 150 immagini a colori, quasi tutte mai pubblicate. Nel corso della sua vita Vivian Maier ha realizzato oltre 150.000 immagini. Fotografie che sono rimaste segrete: ha scelto di non mostrarle a nessuno. Maier è stata un modello per la fotografia di strada (Street photography).
Dagli anni Settanta sino alla morte dell’artista
La maggior parte degli scatti di questo libro contiene foto che sono state trovate nelle diapositive Kodak Ektachrome. La maggior parte dei suoi lavori a colori – che risalgono dagli anni Settanta sino alla sua morte – è stata caratterizzata da uno stile più astratto rispetto alle immagini in bianco e nero.
Il suo lavoro a colori si concentrava più sugli oggetti, come, ad esempio, giornali o immagini fisse di eventi che si svolgevano per strada.
Le foto sono sorprendenti: in esse si legge l’umorismo, la commozione, la bellezza e ancora: tutte le sfaccettature della vita quotidiana cittadina nell’età d’oro del dopoguerra in America.