Turista ed escursionista, differenze
Le vacanze sono sempre gradite a tutti. Parlando di classificazione del turismo, non possiamo non valutare le varie differenze tra i soggetti che si spostano verso altre destinazioni sia per brevi che per lunghi soggiorni. Da qui, nasce la differenza tra i termini turista ed escursionista che in questo articolo andiamo ad analizzare brevemente. Iniziamo concentrandoci sui turisti, poi sugli escursionisti.
Turista
Con il termine turista si è soliti identificare è un soggetto che si sposta dalla sua residenza di origine per più di 24 ore usufruendo di un servizio di pernottamento (con riferimento generico a varie strutture alberghiere). I turisti infatti, trascorrono almeno una notte, ma meno di 1 anno o meno di 6 mesi nel Paese di destinazione. Lo scopo di un turista è perlopiù ricreativo, o comunque vi sono motivazioni considerate simili. Il turista è spesso un consumatore “buono” che apporta sempre benefici alla località visitata. Egli soddisfa la richiesta di servizi come quelli alberghieri, quelli di ristorazione e quelli dei trasporti pubblici e privati.
Escursionista
L’escursionista, invece, è un soggetto che si sposta dalla propria residenza di origine per meno di 24 ore, senza usare un servizio di pernottamento. L’escursionista è un consumatore “frugale” che spesso non apporta lo stesso beneficio economico nel sito che visita, rispetto al turista cosiddetto “residente”.
Un’ulteriore differenza tra turisti ed escursionisti è la seguente: i turisti vengono inclusi nelle statistiche alberghiere poiché sono persone che pernottano almeno un giorno in una località diversa da quella della loro residenza abituale. Non è il caso, altresì, degli escursionisti che sono dei soggetti che esauriscono il loro viaggio-vacanza nell’ambito della giornata e che non usufruiscono del servizio di pernottamento. In quest’ultimo caso, gli escursionisti non sono valutabili attraverso statistiche specifiche.