Troppa grazia Sant’Antonio! Cosa significa e da dove deriva il modo di dire
È un’esclamazione, ma anche una locuzione metaforica. Si tratta di Troppa grazia, Sant’Antonio!
Questa espressione indica il caso in cui si ottiene più di quanto si desidera anche con risultati spesso non del tutto positivi.
Approfondimento
L’origine dell’espressione: il mercante e il cavallo
L’espressione Troppa grazia, Sant’Antonio deriva da una storiella tramandata oralmente.
Il protagonista è un mercante che vive una vita di grande stenti. Ha un sogno: comprare un cavallo. Finalmente riesce a realizzarlo: ha il cavallo e si prepara a cavalcarlo. Prova a salire in groppa al destriero, ma non riesce a darsi il giusto slancio. Il mercante ha le gambe troppo corte e il cavallo si rivela troppo alto per lui: inarrivabile.
Dove non arrivano le gambe arrivano i Santi
Il mercante è alle prese con il cavallo. Prova e riprova ma nulla: non riesce a salire in groppa. Sull’orlo della disperazione guarda al cielo e pensa di rivolgersi al suo Santo preferito. Si tratta di Sant’Antonio. Il mercante lo invoca per avere la grazia e riuscire nell’impresa.
Troppa grazia
Invaso dal cosiddetto furore sacro, il mercante spicca un nuovo balzo, ma in qualche modo fallisce.
Più precisamente, carico di troppa energia per l’intercessione celeste, salta e scavalca la groppa dell’animale.
Il mercante cade dall’altra parte del cavallo, a gambe all’aria. L’uomo si rivolge così al Santo, lamentandosi della grazia, puntualizzando che si è trattata di troppa grazia. Pronuncia in quel momento la fatidica frase!
“Troppa grazia Sant’Antonio”: quando si usa
Così come il mercante si rivolge a Sant’Antonio, anche noi oggi utilizziamo questa locuzione per indicare un’elargizione che ci mette quasi in imbarazzo; oppure che produce alla fine effetti non soltanto positivi.
Si utilizza in maniera diretta o sarcastica per indicare un sovraccarico che riceviamo dall’esterno.
Un favore da orso
In lingua russa c’è una locuzione che corrisponde a Troppa grazia, Sant’Antonio: è il Favore da orso.
Come nell’espressione in lingua italiana, parlare di un favore da orso significa indicare un dono che conduce anche ad elementi negativi.
Questa espressione nasce da una favola popolare dell’Ottocento.
Ecco la sintesi: un orso tenta di scacciare una mosca dal naso del fratello e amico Eremita, ma finisce per ucciderlo, insieme alla mosca.
Nella storiella effettivamente non compare l’espressione “favore da orso” ma la morale è:
un amico stupido che ti fa un favore è più pericoloso di un nemico.
Una curiosità: Sant’Antonio e un cavallo imbizzarrito compaiono anche in un celebre quadro di Salvador Dalí.