Tesori sotterranei nel mondo
Tutti conosciamo, più o meno direttamente, le bellezze che offre il mondo, almeno quelle superficiali. In realtà ci sono tantissimi tesori nascosti sia sott’acqua che sottoterra tutti ancora da scoprire. Esiste un grande patrimonio storico ed architettonico che si cela alla vista dell’uomo, visitabile solo in particolari occasioni, scopriamolo insieme.
Approfondimento
I Qanat di Palermo
La Palermo sotterranea è piena di avventurosi siti archeologici da scoprire: caverne, catacombe e ipogei che si trovano in pieno centro. Di questo patrimonio fanno parte i Qanat, cunicoli sotterranei risalenti alla dominazione araba che avevano il compito di intercettare e trasportare l’acqua delle sorgenti e condurla, tramite un abile gioco di pendenze, fino alle zone abitate e coltivate.
Questa rete gallerie si trova sotto la zona di Corso Calatafimi, che a quei tempi costituiva un vasto complesso di giardini reali, ricchi di fontane e piante esotiche. Visitare i Qanat oggi rappresenta un’esperienza unica perché si tratta di un vero sogno per chi ama i luoghi suggestivi. Il percorso si snoda per 1 km circa lungo via Nave e Corso Calatafimi ed è caratterizzato da tratti percorribili all’asciutto ed altri un po’ più bagnati, anche se in realtà l’acqua non è molto profonda. La roccia nuda, l’atmosfera umida, l’acqua che sgorga dalla parete e che scorre tra i piedi, la luce del casco che illumina la via, rendono questa esperienza a dir poco surreale.
L’Hypogeum di Malta
Malta è un’isola del mediterraneo molto conosciuta per il mare e le sue numerose città. Molti la conoscono anche grazie alla sua movimentata vita notturna ma sicuramente quello che maggiormente sorprende di Malta è la grande importanza e presenza di siti archeologici unici. Fra i vari siti da visitare l’Hypogeum di Hal Saflieni è il più straordinario di tutti, un’emozionante avventura sotterranea, alla ricerca delle nostre origini, sicuramente unica nel suo genere.
E’ una necropoli sotterranea scoperta nel 1902 e dichiarata nel 1980 Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, ed è l’unico tempio preistorico sotterraneo al mondo. E’ una struttura sotterranea scavata tra il 3600 a.C. e il 2500 a.C. formato da tre livelli sotterranei, costituiti da grotte naturali e da ambienti scavati dall’uomo che si estendono fino a 10 metri di profondità. Al suo interno furono ritrovati migliaia di scheletri e sembra che ne siano stati rinvenuti 7.000 quasi integri mentre altri nei secoli si sono polverizzati. L’ipogeo si trova nel centro della cittadina di Paola, sotto un gruppo di case private, bisogna prenotare in anticipo, l’ingresso è consentito solo per piccoli gruppi una moltitudine poiché lo spazio è poco e una moltitudine di turisti potrebbe anche danneggiare col tempo i dipinti e le strutture. Esso si sviluppa in tre livelli. Il primo ospita delle tombe sotterranee, il secondo e’ il piu’ grande di tutti ed ospita ben cinque stanze ( la stanza principale, la stanza dell’oracolo, la stanza decorata, il buco del serpente e la santa sanctorum) con affreschi e sculture, il terzo livello contiene solo acqua e probabilmente fungeva da deposito.
Molto particolare la sala dell’oracolo dove gli uomini potevano modificare la loro voce emettendo dei suoni in un incavo.
Oltre all’ Hypogeum altri templi da visitare sono Ħaġar Qim, Mnajdra Temples e molti atri ancora sparsi in tutta Malta e Gozo.
Mary King’s Close di Edimburgo
Parte del fascino e del mistero di Edimburgo è dovuto ai fantasmi e alla sue città. Quando si parla di mistero non si può non menzionare il Mary King’s Close un complesso di strade e di case del XVII secolo relegate ai sotterranei del moderno municipio. Il nome di questo luogo si deve a Mary King, figlia dell’avvocato Alexander King che nel XVII secolo era proprietario di molti degli edifici presenti, ed era nato come un grande centro commerciale per unire tutti i negozi di High street.
L’idea però non fu mai portata a termine e nel 1811 l’edificio fu dapprima adibito a municipio e poi abbandonato. Di recente esso è stato riaperto al pubblico per i turisti ma con il tempo ha accumulato una serie di storie di avvistamenti di fantasmi che l’hanno reso noto per questo piuttosto che per la sua importanza storica.
Numerose le testimonianze che si sono succedute negli anni e che raccontano di apparizioni misteriose e luci inquietanti che venivano interpretate come manifestazioni di esseri paranormali. Tuttavia, anche se non ci sono prove concrete, oggi si pensa che tali fenomeni fossero dovuti ai bio-gas provenienti dalla decomposizione dei corpi gettati nell’antico Nor Loch, molto vicino al Mary King’s Close.
Tra i fantasmi più famosi di questa città sotterranea di Edimburgo c’è Annie, la cui fama si deve alla serie televisiva realizzata da Aiko Gibo, medium e parapsicologo tra i più importanti del Giappone. Gibo racconta di aver visto il fantasma della bambina che piangeva, la piccola nel 1644 a soli 5 anni fu abbandonata nei sotterranei dalla sua famiglia perché aveva la peste. La bimba piangeva perché non aveva con sé la sua bambola di pezza e da allora ogni visitatore porta in regalo ad Annie una bambola per darle conforto e farla riposare in pace.
Insieme ad Annie per i sotterranei si aggira anche il signor Chesney, falegname e ultimo abitante del luogo. Molti tra coloro che frequentano la città sotterranea, sia lavoratori che turisti, dichiarano di averlo visto. A parte queste interessanti storie di fantasmi il Real Mary King’s Close è un complesso di strade e case sotterranee che si snodano lungo la Città Vecchia di Edimburgo e permette di scoprire abitudini e costumi delle persone che 400 anni fa vivevano lavoravano e morivano in questo affascinante luogo sotterraneo.
La città sotterranea di Leavenworth
Ci spostiamo negli Stati Uniti, più precisamente nello stato del Kansas, dove recentemente è stata scoperta questa città sotterranea che, secondo alcune fonti, sembra essere stata creata nel 1800 come rifugio per coloro che erano fuggiti dalla schiavitù. Tuttavia, a parte queste supposizioni non si conosce il vero motivo per il quale questa città sotterranea sia stata costruita.
Si conosce molto poco sudi essa, tutto quello che si conosce è solo frutto di speculazioni e supposizioni di alcuni studiosi che sono riusciti in ogni caso a ripercorrere tutto il perimetro che si estende per diversi isolati della città e forse anche oltre. Alcuni pensano che sia stata una prigione, ma questo però va in contraddizione col fatto che nessuno, autorità competenti comprese, ne conoscesse l’esistenza, altri suppongono che fosse una fabbrica di birra clandestina ai tempi del proibizionismo.
Si pensa anche che la città potrebbe essere stata una parte sotterranea della base militare di Fort Leavenworth fondata intorno al 1827, che è stata sigillata e poi dimenticata. Ma anche qui non c’è alcun documento che possa attestarne la veridicità. La versione più attendibile per il momento rimane quella che i sotterranei venivano utilizzati come nascondiglio per gli schiavi o per i latitanti.
Coober Pedy – Australia
Non esistono solo le cosiddette “cattedrali nel deserto” ma ci sono anche le città sotto il deserto. Coober Pedy è infatti una cittadina australiana situata nello Stato dell’Australia Meridionale in un’area desertica che conta circa 3500 abitanti costruita per metà in superficie e per metà sottoterra. I cittadini si sono rifugiati in abitazioni sotterranee per fuggire alle roventi temperature costruendo una vera e propria città dotata di tutti i comfort: appartamenti, negozi, chiese e scuole.
La città è anche nota come “la capitale del mondo dell’opale” infatti il minerale è stato trovato a Coober Pedy nel febbraio del 1915 e da allora continua a fornire, con 70 campi di estrazione, la maggior produzione di opale al mondo. I lavoratori della miniera vivono e lavorano sotto terra in questa particolare città in cui è disponibile persino un campo da golf senza erba. Il nome deriva da kupa-piti, che nella lingua degli indigeni significa “pozzo dei ragazzi”.
Le abitazioni, chiamate dug-outs sono dotate di un sistema di sfiatatoi per regolare l’umidità e rimangono ad una temperatura costante tutto l’anno. Alcune attrazioni di questa città sono i musei sotterranei, i negozi dove si vende l’opale, la galleria d’arte, le chiese sotterranee e, naturalmente, le miniere.
Di notevole importanza simbolica per gli abitanti di Coober Pedy è quello che viene considerato il primo albero della città, costruito dalla popolazione stessa utilizzando rottami di ferro. Nonostante la cittadina si trovi ubicata sotto il rovente manto desertico le abitazioni sono regolarmente fornite di acqua: infatti il rifornimento idrico arriva da una fonte sotterranea posta 24 chilometri a nord della città.