La Scultura (opera di Klimt)
“La Scultura”, realizzata da Gustav Klimt nel 1896, è un gessetto nero, matita, sfumato, oro, di centimetri 41,8 x 31,3 ed è conservata a Vienna presso l’Historisches Museum der Stadt Wien. Klimt, per la nuova serie delle Allegorie, commissionate a diversi artisti tra il 1895 e il 1900, lavorò in particolare sull’assetto compositivo dei suoi soggetti e sperimentò in molteplici soluzioni l’accostamento di pieni e vuoti.
La tavola con l’allegoria della “Scultura” ne è un perfetto esempio: l’artista infatti vi mescola con abilità novità e tradizione, costruendo il disegno su una doppia opposizione. Il foglio è imperniato sull’asse centrale, dove è stato realizzato un nudo femminile, stagliato davanti a un campionario della scultura antica, dove si evidenziano una testa di Kouros e una piccola sfinge, figura che sarà rappresentata in molti dipinti del periodo simbolista.
Anche la testa di donna, che risulta tagliata dal bordo inferiore della pagina, presenta per la prima volta un’idea che Klimt utilizzerà in più occasioni, come nella Filosofia, il primo dei pannelli realizzati per l’Aula Magna dell’Università.
Alla testa moderna e vivente fa da contrappunto quella gigantesca che troneggia in alto, ispirata chiaramente alla statuaria greca e romana. La spinta verticale dell’asse centrale è controbilanciata dal piccolo museo di teste di diversi materiali ed epoche – una parata perfetta in stile eclettico – che riempie in maniera totale il margine superiore del foglio. C’è un’ampia porzione di foglio lasciata bianca in cui il pittore scrive, simulando il rilievo, il titolo, la data e la propria firma.
L’intera tavola è dunque giocata, in modo raffinato, sull’incastro e sull’opposizione. Anche se ricorre ancora al linguaggio figurativo dello Storicismo, ad eccezione della testa femminile ai piedi della Scultura, Klimt realizza una composizione inedita, che conoscerà numerose varianti negli anni successivi e che sarà adottata da diversi membri della Secessione.