Samsung, breve storia dell’azienda: dal pesce alla telefonia mobile
Approfondimento
Samsung: un colosso hi-tech
Una delle aziende hi-tech più importanti del mondo è quella di Samsung, la cui storia è alquanto ricca di particolari curiosi e interessanti.
A differenza di altri colossi del settore come Apple, Google, IBM e Microsoft, l’azienda sudcoreana Samsung, che attualmente può vantarsi di essere tra i primi produttori di smartphone al mondo, è nata con l’obiettivo di occuparsi di pesce essiccato ed affumicato e spaghetti cinesi, insieme a frutta e verdura secca.
Nello specifico, l’azienda – che fu creata il 1° marzo 1938 – aveva lo scopo di commercializzare prodotti ittici e in particolare i noodle curando la distribuzione in alcuni Paesi del mondo, tra cui Pechino e Manciuria.
Soltanto parecchio tempo dopo Samsung cominciò ad interessarsi del settore dell’elettronica. La tecnologia di consumo diventò parte dell’azienda a partire dalla metà degli anni Sessanta, quando nacquero le prime quattro unità produttive aziendali, dedicate ciascuna a singoli prodotti/servizi del comparto.
Gli esordi
Il fondatore dell’azienda che ha costruito questo grande impero dell’elettronica si chiama Lee Byung-chull (Uiryeong, 12 febbraio 1910 – Seoul, 19 novembre 1987). Dopo dieci anni dalla sua creazione, Samsung aveva già acquisito numerosi stabilimenti produttivi. Infatti la sede fu spostata da Daegu a Seoul. A causa dello scoppio della Guerra di Corea l’azienda fu costretta a tornare nel paese originario.
All’inizio degli anni Cinquanta, quando la guerra era ormai terminata, il fondatore Lee diede un grande impulso all’entrata dell’azienda nel campo del tessile, del commercio internazionale e delle assicurazioni. Nel 1954 fu inaugurato “Cheil Industries” (il comparto tessile aziendale). Un anno prima (1953), intanto, la sede aziendale era stata fissata a Tokyo, in Giappone.
Ma è negli anni Sessanta che Samsung cominciò a muovere i passi nel mondo dell’elettronica, raggiungendo in pochissimo tempo risultati inimmaginabili. Fu questo il periodo più importante per l’azienda sudcoreana, che impiantò i primi stabilimenti produttivi. Nel 1969 cominciò a produrre a ritmi vertiginosi i primi televisori in bianco e nero.
Gli anni ’70 e ’80
Dal 1970 al 1980 Samsung mantenne inalterato il primato di prima produttrice di apparecchi televisivi a livello mondiale. Nel 1974 l’azienda festeggiò il raggiungimento di un milione di televisori prodotti, e nel 1978 il numero di apparecchi realizzati superò i quattro milioni.
L’elettronica entrò a far parte della realtà aziendale nel 1974, quando vi fu l’acquisto della Hankook Semiconductor. Questo rappresentò l’avvio verso la produzione di componenti elettronici. Poi, a partire dal 1977, fu la volta dei televisori a colori; due anni dopo Samsung cominciò a produrre sul mercato i primi forni a microonde.
Ma l’elettronica non fu l’unico settore in cui Samsung concentrò le sue energie. Dagli anni Settanta in poi videro la luce la Samsung Industrie Pesanti, la Samsung Petrolchimica e la Samsung Costruzioni.
Proprio per questa versatilità, l’azienda è considerata un vero e proprio volano per lo sviluppo economico della Corea del Sud.
Samsung e la telefonia
L’ingresso di Samsung nella telefonia avvenne nel 1980, in seguito all’acquisto della Hanguk Jeonja Tongsin. Da questa base di produzione si è poi sviluppata la divisione mobile, che ha portato l’azienda ai massimi livelli attuali.
Nel 1983 l’azienda sudcoreana cominciò a produrre anche personal computer. Il reparto “Ricerca & Sviluppo” è stato costituito nel 1987, e nel corso del tempo ha rivestito una grande importanza per la crescita aziendale, e del comparto “telefonia” in particolare.
Il 19 Novembre 1987 il “padre” di Samsung, l’uomo che aveva dato vita all’azienda, morì. A seguito di tale avvenimento, le varie attività di Samsung vennero distribuite tra 4 società indipendenti e autonome l’una dall’altra. A Samsung restarono le attività nel settore Ingegneria, Elettronica, Alta Tecnologia e Costruzioni, mentre le altre società si divisero gli altri comparti rimanenti.
Negli anni Novanta Samsung è riuscita ad imporsi sul mercato mondiale hi-tech, anche grazie alla riorganizzazione che fu intrapresa a partire dal 1993. Elettronica, chimica e Ingegneria sono gli unici ambiti produttivi sui quali l’azienda ha concentrato le sue risorse.
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I primati dell’azienda
Oltre ad imporsi come prima produttrice mondiale di chip di memoria e seconda per i microchip, l’azienda Samsung si è sempre distinta per gli alti livelli di innovazione dei suoi prodotti tecnologici. I primi cellulari e smartphone furono messi in produzione tra il 1992 e il 1993. Il primato di produzione dei televisori di Samsung è stato raggiunto nel 2005; nel 2012 l’azienda ha superato il colosso finlandese Nokia per la telefonia mobile. Il giro d’affari legato a questo settore muove numeri vertiginosi.
La telefonia mobile è uno dei settori su cui l’azienda punterà anche in futuro, ma a questa si aggiungono anche la biofarmaceutica e l’elettronica. Nel 2019 Samsung ha stretto una collaborazione con il colosso Biogen.
La resilienza di Samsung
Una grande azienda sa anche come rialzarsi dopo un’eventuale “caduta”. Qualcuno ricorda sicuramente la spiacevole vicenda legata al Samsung Galaxy Note 7, che fu lanciato sul mercato nel 2015. Doveva essere il prodotto di punta dell’azienda per un rilancio del settore telefonia mobile che aveva subito uno stallo negli anni precedenti. Così però non è stato. Anzi, qualcuno lo ritiene il peggior flop nella storia di Samsung.
Telefoni che esplodono
I clienti che avevano acquistato lo smartphone cominciarono a segnalare problemi legati al surriscaldamento dell’apparecchio che, in alcuni casi, portavano addirittura all’esplosione. Dopo neppure un mese, Samsung ha prima richiamato gli apparecchi nella speranza di poter risolvere la situazione cambiando la batteria, poi ha dovuto sospendere la produzione perché il problema persisteva. E’ probabile sia stato qualche difetto di fabbricazione a provocare lo scoppio. Ovviamente questo episodio ha comportato un notevole danno economico per l’azienda, per la sua immagine, e anche per la credibilità del titolo in Borsa.
Per fortuna l’azienda asiatica non si è scoraggiata, e anzi ha subito proceduto. Nel 2016 ha acquisito Harman Kardon, specializzata nella produzione di dispositivi per le auto connesse e impianti audio.
Nello stesso periodo Samsung ha anche acquisito la start up Viv, che ha realizzato l’assistente personale Bixty, installato su tutti i dispositivi di un certo livello per offrire un servizio aggiuntivo ai clienti.
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Altri guai
Nonostante la fase di rilancio, le disavventure di Samsung non sono ancora finite. Il presidente della divisione “smartphone” (che è poi di fatto il presidente dell’intera azienda) è stato accusato di falsa testimonianza, corruzione e appropriazione indebita.
L’inchiesta giudiziaria, protrattasi per anni, ha portato all’arresto di Lee Jae-yong. Un altro duro colpo, per Samsung, che però si è subito dedicata con grande fervore alla produzione di smartphone. Dal 2018 ad oggi il mercato della telefonia mobile ha potuto beneficiare di numerosi nuovi modelli Samsung, sempre molto apprezzati dagli utenti di ogni età e dagli appassionati di hi-tech.