rocky marciano
giulianoorlando è un giornalista, un runner, uno che ne sa a pacchi del pugilato, ma proprio a pacchi. è tantissime cose ma soprattutto è una persona sempre gentile.
mi dice che sai, anna, adesso che ho un po’ di anni in più, l’ultima mezza l’ho corsa in [e dice un tempo che vi giuro, io in quel tempo lì la mezza la faccio in auto].
lui ha visto tante cose e ha conosciuto persone che noi mai nella vita, e me sa manco dopo.
ha visto match incredibili e fatto maratone in posti che forse non so nemmeno mettere sulla mappa.
ha scritto tanti libri. l’ultimo è rocky marciano. the king – libreria dello sport, 2014.
l’ho letto in questi giorni, e sono giorni in cui per motivi vari sto correndo, più che seguire la boxe. non è propriamente una scelta, va a momenti.
leggendo ho cementato un pensiero che già avevo. non è la corsa, il mio sport. è il pugilato.
della corsa mi piace l’indotto, i posti che vedo, gli amici cari che ho trovato, il riuscire a fare qualcosa che una manciata di mesi fa dicevo impossibile.
ma il pugilato.
il pugilato è lì, nelle parole di questo libro che descrive una storia che non ha il lieto fine, ma ha il lieto durante.
facile fare un riassunto. in carriera da pro, 49 incontri, imbattuto.
meno facile fare quello che ha fatto giuliano orlando. raccontare, spiegare, cercare intorno. non ci sono solo i match, c’è tutto quello che succedeva. gli avversari. le situazioni. i problemi. la famiglia. e l’ho letta solo io una punta di ironia ogni tanto? adoro.