Il nuoto italiano e i suoi giovani talenti: intervista a Riccardo Maestri
Riccardo Maestri. Nuotatore, milanese (di Cernusco Sul Naviglio), appena diciottenne, è una delle giovani promesse italiane, di sicuro nel nuoto tra i talenti europei più interessanti degli ultimi tempi. Lo scorso luglio 2012, ha fatto parte della pattuglia azzurra che ha partecipato alle Olimpiadi di Londra. E’ alto 177 cm e pesa 74 chili e il suo coach è Gianluca Caspani, mentre gareggia per la Gestisport. La sua specialità è lo stile libero.
Di sicuro, oltre alla partecipazione olimpica, il momento più esaltante della breve ma promettente carriera sportiva di Ricky Maestri, è il suo secondo posto agli Europei a Debrecen (4 x 200 sl, insieme a Gianluca Maglia, Samuel Pizzetti e Filippo Magnini), qualche settimana prima di prendere parte all’avventura azzurra londinese. Intervistato, il giovane talento italiano ha risposto ad alcune domande sulla sua passione, parlando anche di altre questioni non meno importanti per un giovane sportivo.
Pronti, via. Ed è già argento agli Europei, alla tua prima uscita internazionale. Te l’aspettavi?
Sicuramente mi aspettavo di far bene agli Europei, mi ero preparato al meglio anche se ho saputo tardi della convocazione. Ho sfruttato ogni minuto di allenamento per focalizzarmi su quella gara, quindi sapevo di poter far bene, anche se l’argento è stato qualcosa di meraviglioso, arrivato inaspettatamente alla fine di una splendida staffetta.
Quale il ricordo più bello che ti porti a casa dopo l’esperienza azzurra alle olimpiadi?
L’esperienza di Londra mi ha regalato tanto: è stato il primo confronto con atleti di (quasi) tutti gli sport e del massimo livello, qualcosa che mi porterò sempre dietro e che mi stimolerà a fare sempre meglio. Credo sia un bel traguardo, ma non lo considero un punto d’arrivo, bensì solo una rampa di lancio.
Com’è invece allenarti e gareggiare con atleti più esperti? Che impressioni?
Vedere veri e propri campioni affermati nuotare nella corsia accanto mi sembrava incredibile: appena passavano di fianco mi fermavo a osservarli come un bambino che ammira il suo idolo. Averli di fianco in gara invece è una cosa che, finora, mi è pesata poco. Non ho subìto la pressione più che in altre gare, essendo consapevole della loro netta superiorità. Direi che mi ha spronato più che intimorito!
E della vita all’interno del villaggio olimpico, cosa ci dici?
All’interno del villaggio è fantastico! La cosa che mi ha colpito di più è sicuramente la mensa, passavo più tempo lì che in camera. Però, in realtà, cercavo di andare a vedere perlopiù le gare di nuoto, non me ne volevo perdere una, quindi non ci trascorrevo molto tempo, almeno non più del necessario. Credo sia fantastico però che in questo modo si possano raccogliere i più grandi atleti a livello mondiale e passeggiare al loro fianco… Semplicemente stupendo!
Così giovane, hai dovuto conciliare lo sport con lo studio. Con il primo, direi che siamo partiti alla grande. Con il secondo? Com’è andata la maturità e quali le difficoltà per conciliare allenamenti e studio?
La maturità è andata bene (sono uscito con 76, sono soddisfatto anche se non rispecchia il mio impegno di 5 anni), ma di certo non grazie ai prof, che a parte qualche eccezione non hanno fatto niente per aiutarmi, ma che nella maggior parte dei casi mi hanno addirittura ostacolato. A loro mando ancora una volta un sentito ringraziamento. Credo sia inconcepibile che in Italia, un paese che da sempre ha sfornato grandi talenti, e che probabilmente continuerà a farlo, scuola e sport siano due realtà così contrastanti tra loro. Anziché andare incontro agli sportivi, per la maggior parte dei casi cercano di mettergli i bastoni tra le ruote. Sono convinto che se solo fossero più comprensivi, senza fare preferenze, molti più giovani continuerebbero a praticare il proprio sport e, dal punto di vista sportivo, l’Italia potrebbe eccellere ancor più di quanto già non faccia. Ora mi sono iscritto a Ingegneria Civile, per ora mi piace ma ci vorrà un po’ per capire se sarà la scelta giusta.
Quali gli appuntamenti futuri?
Parteciperò ai meeting di Viareggio, Genova e Bolzano a inizio novembre, per poi prendere parte agli Europei in vasca corta che si terranno a Chartres, vicino a Parigi. Saranno sicuramente tutte tappe di passaggio per aprire quella che sarà una stagione molto intensa dal punto di vista agonistico: a dicembre e a marzo ci saranno i Campionati Italiani Assoluti, mentre quest’estate ci saranno i Campionati Mondiali a Barcellona e Mondiali Juniores a Casablanca, oltre a Giochi del Mediterraneo e Universiadi. Anche se è l’anno post-olimpico non ci sarà pausa!