Il sentiero dei nidi di ragno: riassunto

“Il sentiero dei nidi di ragno” è il primo romanzo scritto da Italo Calvino. L’opera è stata pubblicata nel 1947 anche se la terza ed ultima edizione risale al 1964. La trama si svolge in Liguria all’epoca della Resistenza Partigiana e della Seconda Guerra Mondiale.

Il sentiero dei nidi di ragno
Una copertina del libro “Il sentiero dei nidi di ragno” (1964), il primo romanzo scritto da Italo Calvino

Il sentiero dei nidi di ragno: Riassunto

Il romanzo “Il sentiero dei nidi di ragno” racconta le complesse vicende di un bambino di circa dieci anni che si chiama Pin, purtroppo orfano di madre e con il padre marinaio irreperibile. Le vicende sono ambientate in un piccolo paese ligure della Riviera di Ponente, Sanremo, tra valli, boschi e luoghi impervi dove la lotta partigiana irrompe a più non posso. Il bambino Pin vive in una situazione di abbandono totale. E’ sempre alla costante ricerca di amicizie tra gli adulti del vicolo, frequenta l’osteria del suo paese e viene spesso deriso a causa delle relazioni sessuali che la sorella prostituta intrattiene con i militari tedeschi.

Per arrivare fino in fondo al vicolo, i raggi del sole devono scendere diritti rasente le pareti fredde, tenute discoste a forza d’arcate che traversano la striscia di cielo azzurro carico. Scendono diritti, i raggi del sole, giù per le finestre messe qua e là in disordine sui muri, e cespi di basilico e di origano piantati dentro pentole ai davanzali, e sottovesti stese appese a corde; fin giù al selciato, fatto a gradini e a ciottoli, con una cunetta in mezzo per l’orina dei muli. (INCIPIT)

La situazione precipita quando gli antifascisti che frequentano l’osteria iniziano a minacciarlo. Così, pensando di ottenere la loro fiducia come prova di fedeltà, decide di rubare la pistola P38 di un ufficiale di marina tedesco di nome Flick (ovvero uno degli amanti della sorella). In seguito, per tale gesto, il ragazzo sarà arrestato e andrà in prigione. Il gesto che per lui sembrava eroico invece non viene nemmeno apprezzato dagli antifascisti. Così il ragazzo sotterra l’arma di servizio in aperta campagna, in un luogo segreto e impervio dove solitamente si trovano solo i ragni che abitualmente vi fanno il nido.

Seconda parte

Durante la sua permanenza in carcere, il giovane ragazzo dapprima si imbatte nel padrone della bottega in cui precedentemente lavorava, ovvero Pietromagro e, successivamente, si imbatte in un giovane partigiano che si chiama Lupo Rosso. Lupo Rosso, vedendo il modo in cui trattano il povero giovane, prende a cuore la sua storia e lo aiuta a uscire dal carcere ma è costretto, in seguito, per cause indipendenti alla sua volontà, a lasciare di nuovo il giovane Pin da solo.

Mentre girovaga per il bosco, Pin incontra un partigiano che si chiama Cugino che lo introduce nella banda partigiana di cui fa parte, un gruppo di balordi che combatte contro i tedeschi per la libertà. Qui il ragazzo fa la conoscenza di personaggi particolari e dalla dubbia eroicità come: Dritto il comandante, Pelle, Carabiniere, Mancino il cuciniere, Giglia la moglie di Mancino, Zena il lungo detto Berretta-di-Legno o Labbra di Bue. Il ragazzo passerà un periodo abbastanza lungo con loro affrontando parecchie peripezie e azioni di guerra. Ma nemmeno questo è il posto per lui. La situazione precipita quando, dopo un litigio col capo brigata Pelle, rivela ai tedeschi l’insediamento partigiano e quando Pin scopre e rivela la tresca amorosa tra il Dritto e Giglia. In quel momento, il Dritto tenta allora di zittire il ragazzo malmenandolo e Pin gli morde la mano scappando nel suo luogo segreto: il sentiero dei nidi di ragno.

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Il ragazzo si precipita quindi dalla sorella sperando di trovare almeno un po’ di conforto ma senza i risultati sperati. La sorella infatti possiede una pistola, la P38 che lui aveva sottratto al tedesco e che aveva sotterrato nel sentiero dei nidi di ragno. Il ragazzo, arrabbiato, si riprende la pistola e fugge verso lo stesso posto.

Finale

Il lieto fine però emerge e il protagonista non si troverà più ad affrontare le peripezie della vita da solo. Infatti, Pin incontra di nuovo il Cugino. Il ragazzo è felice di aver ritrovato una figura adulta che lo comprenda e lo protegga. La scena finale si conclude quindi con i due che si tengono per mano. E’ tarda serata, si vedono le lucciole che illuminano da lontano e, da sfondo, i due amici che si allontanano per sempre e insieme nel buio della notte.

Italo Calvino
Una foto di Italo Calvino

Analisi e commento all’opera

Le azioni narrate sono quelle brulicanti di tedeschi, prima come alleati dell’Italia poi come nemici inferociti dall’armistizio di Cassibile, dove si verificarono purtroppo sanguinosissimi combattimenti tra partigiani e nazifascisti.

In questo testo, Italo Calvino adotta una certa attitudine per la dimensione fantastica, determinata dal fatto che gli eventi e la storia stessa vengono raccontati grazie al punto di vista del personaggio principale, un bambino di nome Pin, ma prende spunto in maniera indiscussa dalla corrente neorealista che mette in mostra la crudeltà dei fatti narrati.

Nel romanzo Il sentiero dei nidi di ragno, lo scrittore sottolinea la necessità di una nuova cultura, aperta non solo ai vari problemi letterari, economici e sociali di quell’epoca storica, ma anche volta a riempire la grande distanza tra cultura umanistica e tecnico-scientifica. Italo Calvino ci racconta i temi:

  • della guerra;
  • dell’amicizia;
  • dell’adolescenza.

Come si evince dal testo, infatti, la condizione del personaggio principale è la stessa di quella di numerosi bambini costretti a diventare subito adulti, imbracciando armi e compiendo azioni di cui ignorano veramente gravità e significato.

Il tema della guerra invece riaffiora attraverso la morte di alcuni personaggi all’interno del testo. Ma quello più significativo è il tema dell’amicizia, che trionfa su tutto e tutti.

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Stefano Moraschini

Stefano Moraschini lavora sul web dal 1999. Ha fondato Biografieonline.it nel 2003. Legge e scrive su, per, in, tra e fra molti siti, soprattutto i suoi, tra cui questo. Quando non legge e non scrive, nuota, pedala e corre. È degustatore professionale e giudice internazionale di birre e formaggi. Copywriter e storyteller, aiuta le persone a posizionarsi sul web raccontando la loro storia. Puoi metterti in contatto con lui su Instagram, LinkedIn, Facebook.

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