Realtà aumentata e realtà virtuale: differenze
Quando parliamo di interazione tra il mondo reale e quello virtuale, sentiamo trattare di termini come la realtà aumentata e la realtà virtuale. In questo articolo, vediamo le principali differenze tra le due parole.
Approfondimento
Realtà aumentata
Per realtà aumentata (AR da “Augmented Reality“) si intende l’arricchimento dell’esperienza umana della realtà, grazie a dispositivi tecnologici che ci permettono di avere una conoscenza più approfondita di ciò che ci circonda. Ne sono chiari esempi le app, altri tipi di dispositivi elettronici, gli occhiali “intelligenti”, noti come smart glasses, i navigatori satellitari, il cruscotto dell’automobile.
Un classico esempio di realtà aumentata è l’esplorazione della città puntando l’apposito smartphone. Anche la chirurgia robotica a distanza rientra in questa definizione. Questi strumenti permettono di interagire in modo diverso con la realtà attuale.
Per esempio le app che si avvalgono di questo tipo di tecnologia permettono di scannerizzare la realtà, identificare alcuni punti per coordinarsi e produrre addirittura animazioni o modelli tridimensionali che possono essere utili per qualsiasi tipo di esigenza. Questo tipo di strumento viene usato in determinati ambiti come: quello pubblicitario, ricreativo o informativo ma anche in ambito sportivo con l’introduzione nel tennis e recentemente anche nel calcio di un sistema che permette di verificare ed eventualmente correggere istantaneamente una eventuale decisione dell’arbitro. La realtà aumentata è definita quindi una “realtà arricchita”, a differenza della realtà virtuale che invece è considerata una realtà simulata.
Realtà virtuale
La realtà virtuale (VR da “Virtual Reality“) si distingue da quella aumentata poiché siamo noi stessi che ci immergiamo in un mondo fittizio che può essere esplorato. E con questo mondo è possibile interagire, usando particolari dispositivi informatici: tra cui visori, guanti, caschi e auricolari. Questi strumenti ci permettono di vivere in un contesto quasi reale.
I visori per esempio sono utilizzati in ambito militare per simulare determinate operazioni difficilmente riproducibili in altro modo. Ma non mancano i suoi utilizzi anche in altri ambiti come l’aeronautica o la chirurgia. La realtà virtuale trova applicazione anche in ambito cinematografico, in ambito archeologico, turistico e nel campo dei videogiochi. La realtà virtuale è una dimensione definita immersiva, in quanto isola l’utente dall’ambiente esterno trasportandolo in una realtà parallela che lo influenza completamente.
In sintesi
In ogni caso, le differenze tra i due termini si possono sintetizzare in questo modo: nel caso della realtà aumentata, è il mondo virtuale che entra in quello nostro reale. Mentre nel caso della realtà virtuale siamo proprio noi che “ci immergiamo” nel mondo virtuale interagendo con gli oggetti presenti in quel determinato contesto.