Pupi Avati: un libro su Dante ed un film nel 2022
Si intitola “L’alta fantasia” il romanzo che il regista e scrittore Pupi Avati ha pubblicato di recente (per Solferino editore). E’ un libro che viene da lontano, dalla passione che Avati nutre da circa vent’anni per il Sommo Poeta, e dal lavoro di ricerca compiuto su di lui con grande ammirazione.
Rincorro Dante dalla seconda parte della mia vita, quando ho iniziato a chiedermi se davvero avrei potuto concludere la mia vicenda umana senza aver capito perché alcune sue opere sono dei classici. Io sono rimasto tagliato fuori dalla somma bellezza di queste opere a causa della scuola italiana che ha fatto di tutto per non farmele apprezzare.
– ha dichiarato il regista alla stampa.
Approfondimento
Dante a scuola
“Da ragazzo ho provato repulsione per gli scritti di Dante, e ancora oggi la scuola lo racconta in modo sbagliato. Basti pensare all’iconografia legata al Poeta, a quel profilo arcigno, a quell’idea di una persona scostante e poco comunicativa, ma lui era tutt’altro“.
La trama del libro
Nel libro Pupi Avati racconta il viaggio che Boccaccio compie, circa trenta anni dopo la morte di Dante, verso il convento in cui vive suor Beatrice, la figlia del Sommo Poeta. Boccaccio ha una missione precisa: consegnare alla monaca una somma di denaro a titolo di risarcimento per l’esilio subito dal padre in vita.
Nella storia della letteratura mondiale non c’è nessun poeta che abbia fatto tanto per un altro, e già questo fa commuovere: Boccaccio per tutta la vita ha diffuso e difeso Dante, è morto commentando l’Inferno.
– ha detto Avati.
Passione per Dante e la sua umanità
“Non sono un accademico, in Italia ci sono tanti dantisti, ma nessuno si è mai occupato dell’umanità di Dante e della sua identità, questo attiene alla sacralità e all’ineffabile. Ho percorso il dolore che costella tutta la vita di Dante, dalla perdita della madre alla fine dei suoi giorni, quando egli si illude di poter essere riammesso a Firenze dopo aver scritto la Commedia: è questo dolore a dargli accesso alla dismisura poetica“.
“Era inutile andare a riscrivere quello che già esiste proposto da altri più legittimati, io ho tentato di capire come un essere umano possa arrivare ad accostarsi al divino, ho cercato uno strumento più modesto ma più confidenziale per provare a dire chi è Dante, per renderlo seducente, perché io stesso negli anni ne ho sentito la mancanza”, ha rivelato.
Il film uscirà nel 2022
Intanto il regista ha già cominciato le riprese del film che si ispira appunto al libro pubblicato, e che uscirà al cinema nel 2022. Boccaccio sarà interpretato dal bravissimo Sergio Castellitto, mentre Dante giovane avrà il volto di Alessandro Sperduti.