Finché c’è prosecco c’è speranza
il mantra
quelli di cucina calibro noir ieri sera hanno organizzato la serata di presentazione per il libro di fulvioervas finché c’è prosecco c’è speranza – marcos y marcos, 2010.
osteria del biliardo, sarde in saor, pasta radici e fasioi, osei scampai e gelato alla cannella. no, mannaggia, alla cannella era finito, ecco del gelato al cioccolato. peccato.
la manu che impazzisce per organizzare tutto ed è bravissima, lucacrovi e gigioalberti che affiancano l’autore. la voce di gigio. credo di averne già parlato. signori, la. voce. di. gigio.
c’era anche gente che a biliardo ci giocava ieri, e io che non ne so assolutamente nulla sono rimasta ipnotizzata. non sono perfettissime le palle del biliardo? e lucide e splendide? e l’acqua calda, annì, quando la scopri?
il mantra di cui sopra è ovviamente il titolo del libro. che mi ripeto in testa più e più volte al dì.
ervas ha scritto un libro che ieri a zioburp ho riassunto così:
c’è un suicidio, un po’ bizzarro, di un tizio che fa il prosecco ed è eccentrico. c’è la di lui nipote ed erede che arriva dalla colombia e vuole trasformare tutto in campi di banane, o caffè.
poi c’è un morto ammazzato, e ci sono tante domande sui danni che un cementificio fa e non dice.
la denuncia sociale di questa cosa è il punto centrale del romanzo anche se magari non sembra.
molte battute molti pezzi che se non ridi, almeno sorridi.
Anna, sei fantastica! In effetti avere anche i giocatori di biliardo, ieri sera, ha reso la cena ancora più speciale. Ti mando delle foto.
Emanuela