Marsupio per bebè e mei tai: quali sono le differenze?
In commercio esiste una moltitudine di supporti, è legittimo sentirsi un po’ spaesati di fronte a tanta offerta. Il marsupio strutturato e il mei tai sono entrambi dei validi porta bebè che consentono al portatore di avere le mani libere; vi sono però delle differenze. Essi hanno caratteristiche e design diversi, vediamo in dettaglio quali.
Approfondimento
Marsupio strutturato
Il marsupio strutturato tipicamente presenta fibbie e cinghie, per la sua regolazione. È di facile utilizzo, bisogna prestare attenzione in quanto non tutti i modelli presenti sul mercato sono ergonomici, non consentendo il posizionamento corretto del bambino, cioè la cosiddetta posizione a M.
- Struttura: il suo design (detto appunto “strutturato”, di qui il nome), prevede l’inserimento del bebè in un alloggiamento preformato, in modo da garantirne il corretto posizionamento. Il marsupio mantiene una sua forma anche quando il bambino non viene portato, risultando quindi sicuramente più ingombrante rispetto al mei tai.
- Fibbie e cinghie: i marsupi strutturati prevedono fibbie e cinghie per adattare il portabebè intorno al torso del portatore. La regolazione, grazie a queste componenti, è molto facile e rende il prodotto adatto per essere messo e tolto velocemente.
- Ergonomia: molti marsupi strutturati, ma non tutti, sono progettati per essere ergonomici, assicurando cioè un supporto adeguato per le anche e la schiena del bebè, garantendo quindi la posizione a M. Per il benessere del bebè bisogna prestare particolare attenzione a questo aspetto.
- Rispetto della schiena del portatore: la superficie di scarico del peso del bebè sulla schiena dell’adulto, anche se spesso imbottita, è certamente inferiore a quella presente nel Mei Tai. Si tenga conto che più la superficie è ampia, meno la schiena ne risente.
- Raccomandato per: facilità di utilizzo e velocità nella regolazione.
Fonte: “Lasciati abbracciare!”, di Licia Negri. Ed. Trevisini
Mei tai
In cinese Mei significa “portare sulle spalle” e Tai è “fascia”. Il Mei Tai è il portabebè tradizionale più noto; d’origine cinese, viene utilizzato non solo un po’ in tutta l’Asia ma ovunque nel mondo.
Rispetto ai marsupi ergonomici, il Mei Tai sono realizzati in materiale più morbido, generalmente cotone o lino, e nella versione originale non presentano né fibbie né chiusure a scatto. La regolazione avviene tirando più o meno le bretelle, fino a che non avvolgono perfettamente il bambino al torso del portatore.
- Struttura: è costituito da un pannello centrale dalle cui estremità partono le bretelle e, in alcuni modelli, la cintura lombare. Il portabebè si indossa legando queste estremità al torso del portatore.
- Versatilità: è molto versatile e regolabile e consente di essere indossato in diverse posizioni. Le più amate: pancia a pancia e sulla schiena (detta “zainetto”).
- Sostegno e supporto: sebbene il mei tai non presenti una struttura rigida come il marsupio, offre comunque un ottimo support per il bambino. Inoltre, il tessuto, certamente più morbido rispetto al marsupio strutturato, avvolge il bebè seguendo la forma del suo corpo in crescita.
- Regolazione: il mei tai è, insieme alla fascia, il portabebè più regolabile in assoluto.
- Dimensione: essendo prodotto in materiale tessile (nella maggior parte cotone), il mei tai una volta ripiegato diventa piccolo e portatile.
- Adatto per: è molto amato dai genitori che preferiscono una maggiore adattabilità. Sono prodotti molto validi per utilizzi prolungati, in quanto il peso del bambino è distribuito su una superficie ampia del torso dell’adulto, proteggendone quindi il benessere della schiena. L’ergonomia è garantita.
Le differenze in sintesi
In sintesi, la principale differenza tra un marsupio strutturato e un mei tai sono:
- design;
- facilità d’uso;
- struttura.
I marsupi strutturati offrono più velocità e veloci aggiustamenti con il sistema di regolazione a fibbie e cinghie, mentre i mei tai sono più versatili, adattabili ai corpi del bebè (anche in crescita) e dell’adulto, e consentono un’esperienza più “avvolgente”.
La scelta dipende dalle preferenze personali, dall’età del bambino e suo peso e dall’utilizzo che si intende farne.