Maradona: dopo un anno ancora punti oscuri sulla sua morte

Il Pibe de Oro è considerato all’unanimità il più grande calciatore di tutti i tempi. Morto il 25 Novembre 2020, Diego Armando Maradona aveva da poco compiuto 60 anni. Da tempo l’ex giocatore argentino si trovava in condizioni precarie di salute, ed alcuni giorni prima di morire era stato operato alla testa. La sua morte, giunta all’improvviso, è tutt’ora avvolta nel mistero.

Ufficialmente Maradona è morto per edema polmonare acuto causato da un’insufficienza cardiaca.

C’è ancora disaccordo sull’ora del decesso.

L’annuncio è stato dato alle ore 13.16 (secondo l’orario argentino), ma vi sono testimonianze attendibili che riportano il momento della morte ben due ore prima, intorno alle 11.30. L’autopsia sul corpo del calciatore ha invece rilevato che la morte è avvenuta tra le ore 4.00 e le 6.00 del 25 novembre.

C’è chi sostiene il campione del mondo del 1986 sarebbe stato ucciso da un cocktail letale di psicofarmaci. Ci sono infatti dubbi riguardanti le ultime prescrizioni di farmaci effettuate dai medici.

Maradona nel 1986 alza la Coppa del Mondo
Maradona nel 1986

Qualche dubbio continua a circolare anche circa le dimissioni dalla clinica “Olivos”, avvenute dopo il delicato intervento alla testa. Secondo molti il Pibe de Oro sarebbe stato mandato a casa troppo presto, senza tenere conto delle sue già precarie condizioni di salute.

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Cristiana Lenoci

Cristiana Lenoci è laureata in Giurisprudenza e specializzata nel campo della mediazione civile. La sua grande passione è la scrittura. Ha maturato una discreta esperienza sul web e collabora per diversi siti. Ha anche frequentato un Master biennale in Giornalismo presso l'Università di Bari e l'Ordine dei Giornalisti di Puglia.

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