Libri di Jim Thompson
ho appena letto due libri di jimthompson:
l’assassino che è in me – fanucci, 2013
colpo di spugna – einaudi, 2014 titolo originale pop. 1280, che me piasce deppiù
e credo di essermi innamorata.
il primo è stato scritto nel 1952, il secondo nel 1964 (ambientati però prima eh), ma c’è una linea comune. entrambi sono in prima persona e in entrambi il protagonista è un tutore della legge – scusate ho sempre voluto usare l’espressione tutore della legge – che però ecco non è del tutto registrato. e quindi succedono cose e c’è gente che si fa male e no spoiler. ma non è questo l’importante.
mi sono un po’ innamorata, di thompson. perché è quel perfetto incrocio tra noir e hard boiled che ti fa dire *stamminchia*. ma la cosa che merita più di tutto e l’ironia. più o meno sottile ma perfetta. e se nel primo dei due libri che ho letto è un po’ tra le righe, nel secondo è esplicita e io ero morta ribaltata.
l’ironia è quello che ci fa andare avanti senza crollare sotto il peso dei pensieri. è anche quello che ci fa affrontare le cose senza scappare. è i pioli di una scala per scavalcare il muro.
quando leggo libri così sto bene. non è difficile, stare bene mentre leggi su un cuscinone su una spiaggia di un’isola greca, in effetti, ma forse il cuscino la spiaggia il mare spettacolo contavano poco. è leggere thompson che mi faceva stare bene perché alla fine, è quello il genere che mi piace tanto tanto, anche se forse non fa intellettuale.
poi se vi interessa sapere perché per me si trova tra il noir e l’hard boiled potete chiedere ma è una cosa un po’ noiosa e non è detto che sia corretta, dato che è una mia impressione. se invece volete sapere come stavo in spiaggia sull’isola greca ve lo riassumo così: kfuhrgihewòoijerfjoerjgfijgi.