Le Crociate

La Prima Crociata nacque con il famoso discorso di Clermont in cui Urbano II chiamò alla Guerra Santa (usiamo questo termine per comodità perchè all’epoca non esisteva ancora una definizione precisa di guerra religiosa) i principi e i fedeli cristiani. L’evento  occorse il 27 novembre dell’anno 1095.

Papa Urbano II al Concilio di Clermont, miniatura dal Livre des Passages d'Outre-mer (1490 circa)
Papa Urbano II al Concilio di Clermont, miniatura dal Livre des Passages d’Outre-mer (1490 circa)

La causa principale fu la necessità di conquistare Gerusalemme, città santa, governata dai mussulmani e di salvare i pellegrini cristiani che in quelle terre subivano ogni genere di attacchi e crimini.

L’intento della Crociata fu realizzato pienamente. Principi, cavalieri, soldati, uomini di ventura e semplici fedeli partirono dai territori che oggi sono identificati come la Francia, l’Inghilterra, il nord della Spagna, l’Europa centrale, parte dell’Unione Sovietica e l’Italia per dirigersi verso l’attuale Turchia, Siria, Israele,  Palestina e Gerusalemme e intraprendere una delle guerre più feroci e grandiose della storia.

Dopo quattro anni Gerusalemme ritornò nelle mani dei cristiani. Tuttavia, a differenza della storiografia ufficiale, un nuovo libro di un grande esperto di storia bizantina: Peter Frankopan “The First Crusade: the Call from the East”  ribalta il senso comune sulla Prima  Crociata.

Innanzitutto non ricostruisce gli eventi dal punto di vista dei cristiani appoggiandosi su fonti latine ma studia fonti greche, arabe e caucasiche per analizzare anche il punto di vista dei mussulmani e dei bizantini alleati del Papa. Poi racconta una storia un po’ diversa. Perché, si chiede l’autore, Gerusalemme che era governata dai mussulmani da 500 anni divenne un obbiettivo così importante solo nel 1095?

La risposta è che Gerusalemme, sempre secondo l’autore, non era il vero obbiettivo del Papa. Urbano II, infatti, voleva proteggere Costantinopoli che era minacciata dai mussulmani e il cui governo dell’imperatore Alessi Comneno I, imperatore bizantino e cristiano, qualora fosse caduto avrebbe indebolito enormemente il potere del Papa. Fu Alessio, infatti, a chiedere aiuto al pontefice mettendosi in una situazione di debolezza di cui Urbano approfittò subito. Una volta conquistata parte della Anatolia e in particolare due città cristiane molto importanti per il loro valore religioso quali Antiochia e Nicea i principi normanni si rifiutarono di restituirla ai bizantini.

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Gli scontri che seguirono posero il papa in una posizione di forza diplomatica notevole e persuasiva per spingere Alessio a ricongiungere i due imperi, quello d’oriente e quello d’ occidente, separati a causa dello scisma delle due Chiese: la cristiana cattolica e l’ortodossa.

In questo modo la Prima Crociata assume un valore strategico diverso da quello che normalmente le si riconosce azionando un meccanismo diplomatico delicato e intrigante che spiega le successive conseguenze  che ebbero le Crociate sull’Europa e su parte del Medio Oriente.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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