Doppio sogno, libro di Arthur Schnitzler (riassunto)
“Doppio sogno” (titolo originale tedesco Traumnovelle) è un romanzo/novella dello scrittore e drammaturgo austriaco Arthur Schnitzler. Il romanzo breve è stato scritto nel 1925, ma la prima edizione in lingua tedesca risale al 1926.
La vicenda si svolge a Vienna durante il periodo che si snoda tra la fine dell’Ottocento fino agli inizi Novecento. Gli ambienti su cui l’autore focalizza la sua attenzione sono: la casa e la camera da letto di Fridolin e Albertine (da qui partono e finiscono tutte le vicende dei principali protagonisti), la camera del vicino, ovvero l’amico, appena morto, del protagonista, un misterioso palazzo dove succedono fatti inquietanti e l’ambiente tetro ed emblematico dell’obitorio.
Approfondimento
Temi trattati
Il romanzo “Doppio sogno” ottenne un ottimo successo da parte dei critici di quel periodo per la veridicità del suo contenuto. Infatti, ancora oggi, le tematiche trattate dall’autore sono più che mai veritiere.
L’autore, narrando le vicende e la conseguente crisi di una coppia giovane e borghese nella Vienna degli anni Venti, il medico Fridolin e la moglie Albertine, vuole sottolineare la crisi coniugale e, in particolar modo, la crisi dell’uomo di fronte all’esistenza.
Solo tramite il sogno, che rappresenta il punto chiave della storia, la protagonista Albertine riuscirà a compiere un viaggio intenso e a tratti liberatorio scavando nei lati più nascosti della propria coscienza.
Doppio sogno: riassunto del libro
Il romanzo si apre con le confessioni da parte di una giovane coppia borghese in crisi, ovvero il dottor Fridolin e sua moglie Albertine. I due, dopo aver partecipato ad un ballo mascherato la serata precedente, confessano le proprie perplessità sul loro rapporto, i propri sogni e le reciproche impressioni, finendo con ledere le certezze e le basi del loro rapporto.
Inizia così un viaggio parallelo per i due coniugi. Uno è decisamente più fisico, quello del dottor Fridolin, che si trova alle prese tra assassini, prostitute e orge. Uno è più mentale, quello di sua moglie Albertine che si trova a convivere con i propri sogni, incubi e preoccupazioni ma che, alla fine, riesce a trovare la soluzione ai suoi problemi esistenziali.
Durante una delle loro conversazioni, la moglie Albertine confessa al marito di essersi invaghita di un giovane ufficiale la scorsa estate e di aver più volte sognato di concedersi a lui. Il marito, scioccato, forse per ripicca, confessa alla moglie la sua attrazione verso una donna molto più giovane, conosciuta sempre durante delle vacanze al mare.
La vicenda continua con il dottore Fridolin che viene chiamato d’urgenza e così deve abbandonare il discorso con la moglie perché si deve recare al capezzale di un suo amico e paziente malato. Purtroppo, il dottore non può fare nient’altro che constatare il decesso del povero amico. Qui, incontra la figlia del defunto, Marianne, che gli confessa i suoi sentimenti anche se a breve deve convolare a nozze.
Fridolin è frastornato e confuso. Da una parte si sente arrabbiato per le parole della moglie, e scosso dalla perdita del caro amico. Dall’altra è totalmente scioccato dalle confessioni della ragazza. Uscendo dalla casa dell’amico, vorrebbe consumare un rapporto con una prostituta che ha incrociato da lì a poco ma non ci riesce.
Seconda parte
A quel punto il dottore, non volendo tornare a casa dalla moglie, decide di entrare in un bar. Qui incontra Nachtigall, suo vecchio compagno di studi che, per l’occasione, lavora nel locale come pianista. Dal vecchio compagno e conoscente, apprende dell’esistenza di una strana setta che si incontra sempre in luoghi diversi della città, dove i partecipanti si concedono a orge tra la musica del pianoforte e balli in maschera.
Fridolin si reca in questa villa misteriosa, senza nessun invito, decidendo di mascherarsi, convinto di passare una notte diversa. La situazione cambia totalmente quando però viene scoperto.
Nel racconto seguono omicidi e minacce in cui sarà coinvolto anche il protagonista, ma a farne le spese maggiori sarà una bellissima ragazza che aveva preso le sue difese e che aveva incontrato proprio quella sera durante la sua presenza alla festa.
Fridolin ritorna a casa preoccupato. Qui incontra la moglie che, dopo essersi svegliata da un incubo, gli confessa quello che aveva sognato. La donna ha sognato, nuovamente, di fare l’amore con il giovane ufficiale di cui si era invaghita, proprio mentre il marito si trovava in terribili guai.
La situazione sembra precipitare quando Fridolin non ha più notizie dell’amico Nachtigall. Egli sarebbe stato prelevato da due uomini misteriosi nella sua stanza d’hotel. Un giornale della zona riporta la notizia del un suicidio di una bellissima donna. Sembra corrispondere al profilo della donna che aveva incontrato in quella misteriosa villa, durante la serata tra maschere e sesso.
Fridolin si sente molto turbato da quanto è accaduto. Torna allora nella villa del mistero cercando delle risposte, ma non le troverà mai.
Finale
Nel finale del romanzo, Fridolin ritorna a casa dalla moglie. Ella scopre sul proprio cuscino la maschera che indossava la terribile sera della sua notte insensata. Sembrerebbe la fine del loro rapporto, ma in realtà non è cosi.
Il marito si riappropria della sua vita e della sua esistenza. Pone così fine a quell’assurda vendetta nei confronti della moglie che aveva osato tradirlo solo con il pensiero.
Doppio sogno al cinema e a teatro
Nel 1983, il regista siciliano Beppe Cino si ispira alla novella “Doppio sogno” per il suo “Il cavaliere, la morte e il diavolo”. Nel 1989, Mario Bianchi realizzò il film “Ad un passo dall’aurora”. Nel 1999, fu tratto il famoso film “Eyes Wide Shut“, con Tom Cruise e Nicole Kidman. A dirigerlo e sceneggiarlo è il geniale Kubrick (il suo ultimo film). Infine è stato tratto uno spettacolo teatrale scritto e diretto da Giancarlo Marinelli.