Donne che giocano sulla spiaggia, descrizione e analisi dell’opera di Picasso
Nel 1937 Pablo Picasso realizza questo dipinto: Donne che giocano sulla spiaggia. Si tratta di un’opera strana, dove i tre soggetti sembrano degli alieni che cercano di abituarsi alla stranezza del mare e della spiaggia terrestri in cui goffamente stanno giocando.
Il nome del quadro è anche conosciuto semplicemente come Sulla spiaggia (La Baignade).
È conservato presso il Palazzo Venier dei Leoni, a Venezia.
Approfondimento
Genesi e descrizione dell’opera
In questo periodo Picasso lavora molto con il gesso, si dedica alla scultura e i suoi dipinti sembrano delle sculture impresse sulla tela.
Le tre donne stanno giocando su una spiaggia, due sono l’una di fronte all’altra, mentre la terza spunta dall’orizzonte, oltre il mare.
I loro corpi appaiono pesanti, scomodi, come se fossero delle protezioni, delle armature che le proteggono dall’esterno ma che contemporaneamente le rendono goffe.
I loro arti sembrano intagliati con i bisturi, le braccia sono aguzze e appuntite, le gambe sembrano incastrate nel corpo.
Sembrano di marmo ma la loro possanza le rende precarie, in perenne squilibrio.
Un paradosso nascosto
Sembra un paradosso: Picasso ragiona sul corpo, sulla sua forza ma anche sulla sua fragilità e contemporaneamente rappresenta delle donne che si muovono con una certa grazia, per giocare con una barchetta in riva al mare.
È un dipinto emozionante, perché coniuga una riflessione sul corpo e sulla consapevolezza che abbiamo dei nostri arti e del modo in cui ci muoviamo. Ma contemporaneamente mostra anche una dinamica curiosa fra la tenerezza del gioco e la precisione geometrica dei nostri organi.
Dati sintetici
Donne che giocano sulla spiaggia
Opera di Pablo Picasso.
Anno: 1937
Olio su tela. 129×134 cm.


