“Coffee Break” con Daniela Grandi

Daniela Grandi nasce a Parma il 10 giugno 1969. Maturità classica, laurea in Lettere all’Università di Bologna, Daniela prosegue gli studi all’Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino.

Nel 1995 lavora presso la redazione de “Il Messaggero” come stagista. Poi nello stesso anno approda a La7, allora Tmc-Telemontecarlo, in qualità di redattore della Cronaca, dividendosi tra programmi e telegiornale. Nel 2009 diventa giornalista della Cultura – Spettacoli della stessa rete.

Daniela Grandi

Si occupa di cinema, musica, spettacoli, libri, essendo lei stessa scrittrice. Infatti, sempre nel 2009, ha pubblicato il romanzo “Il Club dei Pettegolezzi”, ed è appena uscito “Cose da salvare prima di innamorarsi”, entrambi per Newton Compton. Dopo la chiusura della redazione “Cultura-Spettacoli”, nel luglio 2012 passa a quella del programma del mattino “Coffee Break”, che si occupa di economia e di politica.

Daniela, un brillante curriculum per un incarico importante, quello della Cultura–Spettacoli, di una delle televisioni più seguite d’Italia. Che esperienza è stata?

Meravigliosa. La rimpiango ogni giorno. Il punto più alto e divertente della mia vita professionale.

Il fatto che una televisione di rilievo come La7 chiuda la redazione dedicata alla “Cultura-Spettacoli” è sintomo della crisi della cultura in Italia?

Credo sia il sintomo di un profondo disinteresse, unito all’idea che la cultura in tv non paghi.

Come si sviluppa il lavoro della redazione durante la giornata? E come è cambiato adesso, con il nuovo ruolo nel programma mattutino?

Il lavoro a un programma è molto diverso dal telegiornale, per alcuni aspetti più difficile. Il Tg è più stressante, però le notizie del giorno sono quelle. In un programma devi cercare idee per interessare il pubblico ogni giorno. Riunione, di che ci occupiamo, cosa potrebbe interessare il nostro pubblico, chi invitare, si lavora!

Quando si fa parte di una squadra di professionisti, che clima si respira?

La7 è un posto privilegiato, lo è fin dai tempi di Tmc, perché il clima è piuttosto sereno, e ci sono grandi professionisti.

Che rapporto c’è con il direttore del tg di La7, Enrico Mentana?

Lui è il capo supremo, io un semplice redattore.

E con Lilli Gruber?

Non la conosco, non ho avuto occasione di lavorare con lei, ma non mi dispiacerebbe.

E’ di questi giorni la notizia dell’arrivo di Michele Santoro a La7 per l’autunno 2012…

Sono contenta. Santoro lo guardo dai tempi di “Samarcanda”, da ragazza sono stata anche nel pubblico del programma!

Ci puoi raccontare qualche episodio curioso della tua carriera di giornalista?

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Quali sono i personaggi più o meno famosi, più o meno simpatici, che ti è capitato d’incontrare?

I più famosi forse Jude Law e Robert Downey Junior, che presentavano il primo “Sherlock Holmes”, belli e simpatici. Indimenticabile. Tra gli italiani avevo i miei preferiti, i più simpatici: Valerio Mastandrea e Pierfrancesco Favino.

Qual è stato il servizio più difficile da preparare?

In cronaca, alle prime armi, siccome ero di turno la mattina presto mi hanno spedito in via Salaria, perché era stato ucciso un professore. Era Massimo D’Antona, ucciso dalle Br. Poi tutto è passato ai cronisti più esperti.

Quello che più desideravi fare?

Intervistare il bellissimo Ashton Kutcher! Il vero sogno nel cassetto è, prima o poi, un programma di libri. Avrei un sacco di idee.

E quello che ti ha sorpreso?

Tutte le volte che esco per un servizio conosco persone nuove, mi interesso di quello che fanno, è l’aspetto più bello di questo lavoro.

Sei anche una scrittrice di romanzi. Come riesci a conciliare due lavori così impegnativi?

Il difficile è conciliarli con la famiglia…La famiglia viene prima, sempre. Scrivo quando sono libera, e poi mica sono Proust!

Il miglior libro, il miglior film, la miglior serie tv, il miglior spettacolo teatrale, la miglior canzone, secondo Daniela …

Libri tanti, amo soprattutto i classici e, in particolare, gli autori inglesi per il loro humor. Il mio film cult è “A qualcuno piace caldo” di Billy Wilder, ma mi piacciono le commedie romantiche e i thriller ben fatti: quest’anno ho apprezzato “Shame” di Steve McQueen. Per le serie tv: “Sex and the City” e “Lost”. A teatro mi piace Paolini, “Vajont” è un capolavoro. Anche le canzoni, come si fa a sceglierne una sola? “Miss You” dei Rolling Stones, “Riders on the Storm” dei Doors, i Queen, e ultimamente mi piace tanto Adele.

I tuoi progetti come giornalista e come scrittrice …

Come giornalista, mi piace quel che faccio al momento, come scrittrice un’altra commedia. E poi un fumetto, a cui sto lavorando con un disegnatore italo-belga molto bravo, Raphael Bianchini.

Ci saranno novità in campo culturale per gli spettatori di La7?

A settembre riprende “Bookstore”, programma di libri del sabato mattina.

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Laura Bondi

Scrittrice (Autrice del BestSeller 2012 di Amazon "Il Diario di una Cameriera", "Il posto segreto del cuore", "Cofanetto Rosa" ed il nuovo "Incubo a Dubai"), Blogger, Insegnante, Traduttrice, Laura Bondi per Biografieonline intervista personaggi famosi o emergenti e scrive contenuti di carattere culturale.

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