La chiesa di Auvers (opera di Van Gogh)

La chiesa di Auvers-sur-Oise, veduta dalla parte absidale è stata dipinta da Vincent Van Gogh nel giugno del 1890. Si tratta di un olio su tela che misura 94×74 cm ed è attualmente esposto al Museo d’Orsay. Nello stile utilizzato da Van Gogh, non è tanto importante sapere in che mese è stato dipinto un quadro, ma in quale stagione, poiché il clima vive impresso nei suoi quadri, grazie ai colori che definiscono, spesso non così chiaramente, quando un dipinto è stato realizzato. Comunque, se vogliamo dargli una collocazione temporale precisa, dobbiamo aggiungere che questo quadro è stato realizzato un mese prima della morte dell’artista.

La chiesa di Auvers-sur-Oise, veduta dalla parte absidale: quadro di Vincent Van Gogh
Vincent Van Gogh: La chiesa di Auvers (1890)

Dopo un periodo passato nel sud della Francia, Van Gogh decide di stabilirsi a Auvers-sur-Oise, non distante da Parigi. La sua salute mentale è molto precaria, è stato per un periodo nell’ospedale psichiatrico di Saint-Rémy de Provence ed è alla ricerca di un posto dove riposare e ritrovare il suo precario equilibrio.

Suo fratello Theo, famoso per essere il referente di moltissime lettere del pittore, è preoccupato per la salute mentale del fratello e chiede ad un medico di prenderlo in cura, proprio nel paese in cui Vincent sta soggiornando. In due mesi, fino quasi il giorno della sua morte, Van Gogh realizza una settantina fra quadri e disegni, più di uno al giorno, e lo fa con la sua tradizionale voracità per la vita e l’arte.

La chiesa di Auvers: descrizione del quadro

Fra queste opere compare anche questo quadro che ritrae la chiesa di Auvers, uno splendido edificio sacro, costruito nel 1200 in stile gotico e con due cappelle romane che la fiancheggiano.

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Nell’interpretazione visiva di Van Gogh, la chiesa sembra piegata sotto un peso che la sta schiacciando. La pressione proviene dai lati, dal suolo e dal cielo. È l’unico quadro che Van Gogh ha dedicato a questa chiesa. Lo stile del pittore olandese è interessante, perché non viene utilizzata la luce come principale mezzo per la rappresentazione, come faranno in seguito gli impressionisti, ma Van Gogh decide, invece, di raffigurare una sua rappresentazione dell’edificio, che rende riconoscibile la chiesa, ma che al contempo permette di ricavare un’altra immagine.

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Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

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