Cercare con il lanternino. Da dove arriva questo modo di dire
Il modo di dire Cercare con il lanternino, usato per indicare qualcosa cercata con grande pazienza, attenzione ed accuratezza, si rifà alla lanterna del filosofo greco antico Diogene di Sinope, detto il Cinico (Sinope, 412 a.C. circa – Corinto, 10 giugno 323 a.C.).
Secondo lo storico greco Laerzio, Platone definì Diogene “un Socrate impazzito”.
Alcuni aneddoti riportano che il filosofo, in pieno giorno, era solito girovagare lungo le vie delle città con una lanterna accesa. A chi gli domandava cosa stesse cercando, lui rispondeva affermando di essere alla ricerca dell’uomo.
Di lui, Alessandro Magno disse:
Se non fossi Alessandro, vorrei essere Diogene.
In modo ironico, cercare con il lanternino significa cercare qualcosa con estrema cura ed impegno ma che, una volta trovata, si rivela essere un grattacapo.
Il lanternino è una piccola lanterna, perlopiù costruita con vetri colorati.
Mutuato dal modo di dire in oggetto esiste anche:
andarsele a cercare con il lanternino.
Lo si dice a chi si procura in modo costante e ripetuto, fastidi o guai, per sventatezza o per voler fare di testa propria.
Diogene coniò inoltre un altro termine di uso comune: cosmopolita. Ne fece uso per la prima volta per rispondere a coloro che gli chiedevano da quale paese provenisse.
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