Ballerina verde (quadro famoso di Degas)
Edgar Degas dedicò una parte della sua attività artistica al balletto e frequentò, per diversi anni, i teatri, i caffè e l’Opera, dove era possibile ammirare il ballo e conoscere quel mondo artistico, che gli impressionisti ritrassero con ammirazione e passione alla fine del XIX secolo. Degas amava ammirare le evoluzioni fisiche delle ballerine, osservandone il movimento desiderava comprenderne la figura umana, studiarne i dettagli e attraverso le evoluzioni artistiche delle protagoniste dei suoi quadri mostrare la fugacità della realtà.
Degas dipinse e disegnò un’ampia varietà di movimenti e posizioni delle ballerine, mostrandone il corpo, l’eleganza e la concentrazione in tutte le fasi che formavano la rappresentazione artistica del balletto, compreso il dietro le quinte e i momenti dedicati alla preparazione e all’allestimento dello spettacolo.
La “Ballerina verde”
In questo dipinto, conosciuto come Ballerina verde (o Ballerina oscillante), la ballerina sta danzando di fronte ad un pubblico che non vediamo e il cui spazio è occupato dagli spettatori del quadro, che vedono animarsi un’evoluzione della danza da una prospettiva rialzata. Degas, infatti, dipinge il quadro immaginando che lo spettatore sia in una piano alto del teatro, probabilmente in un palco laterale. La scelta di un punto di vista sopraelevato, permette a Degas di mostrare le ballerine in posizioni spettacolari e originali. Una sola delle ballerine è visibile a figura intera, mentre le altre le intravediamo solo in parte. Tutte le ballerine indossano un abito verde.
Possiamo immaginare come la composizione del ballo si sia sviluppata e la fantasia dello spettatore può disegnare le altre ballerine e comprendere la dinamica del balletto. Sullo sfondo possiamo osservare altre ballerine che si stanno preparando e dietro di loro lo sfondo, confuso, del palcoscenico; si tratta, probabilmente, della rappresentazione di un bosco.
Il movimento che la scena produce agli occhi dello spettatore, pone due questioni: l’influenza che la pittura giapponese aveva su Degas, che possiamo osservare vedendo come il centro della pittura sia spostata, e lo scopo dell’artista nel mostrare una realtà mutevole, in movimento e che cambia continuamente. E’ una scena veloce, che sembra cambiare mentre osserviamo il quadro e più immaginiamo che il ballo si compia più la scena si ripete.
La tecnica a pastello, che Degas utilizzò abbondantemente, aiuta l’effetto frammentato e transitorio della realtà rappresentata. Gli impressionisti si avvalsero di questa tecnica, riprendendola dagli artisti che nell’Ottocento si dedicavano al ritratto, per ricreare un tratto rapido e audace che richiama l’istantaneità del movimento e dell’attimo fuggente. Il quadro attualmente appartiene al museo Thyssen-Bornemiza di Madrid e fu realizzato da Degas fra il 1877 e il 1879.