L’Inverno, celebre opera di Giuseppe Arcimboldo
L’Inverno è un dipinto di Giuseppe Arcimboldo e appartiene al ciclo delle quattro stagioni. Tale ciclo di dipinti venne donato all’imperatore del Sacro Romano Impero Massimilano II d’Asburgo dall’Arcimboldo nel 1569, insieme ad altri quattro dipinti che rappresentavano i quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco, dipinti nel 1566. L’ Inverno fu dipinto nel 1563, ma la versione che si può vedere è quella del 1573 in parte diversa dall’originale (l’uomo rappresentato aveva un mantello e una corona) e che fu realizzata dal pittore su richiesta dell’imperatore.
Si tratta di un olio su tavola che misura 66,6 x 50,5 ed è attualmente esposto al Louvre di Parigi. Come nelle composizioni fantastiche, che contraddistinguono la produzione artistica di questo straordinario pittore, anche L’Inverno rappresenta il volto di un anziano, composto, in questo caso, da elementi naturistici, rami, foglie, frutti, pezzi di alberi, dipinti con i colori e disegnati con le forme che assumono durante la stagione invernale.
La pelle del volto è un tronco nodoso e in parte marcio con pezzi della corteccia al posto delle rughe, rotte e rovinate. La barba è composta da qualche piccolo ramo spoglio e senza foglie. L’occhio, che appare una fessura piccola come se la persona cercasse di mettere a fuoco qualcosa, è una spaccatura del legno, la bocca è composta da due funghi. I capelli sono foglie e rami spezzati e radi. I colori sono tetri e scuri, la natura riposa in inverno e si mostra all’occhio umano in una fase morente. La veste dell’uomo è una stuoia e al petto dell’uomo è attaccato un ramo da cui penzolano due frutti: un limone e una arancia.
E’ da notare che malgrado l’opinione corrente, che ritiene il quadro una rappresentazione grottesca dell’inverno e della vecchiaia, in realtà quando il quadro fu realizzato l’inverno era considerato la stagione più importante e in questa rappresentazione la sua forza visiva assume un’impostazione originale e unica.