L’anima della formica bianca, libro di Eugene N. Marais
L’anima della formica bianca è un libro scritto da Eugène Nielen Marais ed edito in Italia da Adelphi.
Da quando nel 1958 Linneo ha classificato le termiti, questi piccoli animali misteriosi non hanno smesso di appassionare centinaia di studiosi e un numero crescente di neofiti che si imbattono per caso nel loro potere costruttivo e distruttivo. Eugène Marais ci racconta, in questo splendido libro apparso per la prima volta in lingua inglese nel 1957 ed edito in questi anni da Adelphi nella bella traduzione di Livio Bacchi Wilcock, il comportamento di queste creature antiche che vivono al buio nei loro termitai e che obbediscono, quasi ne fossero impossessate, solo alla volontà della loro regina, la quale vive immobilizzata in un punto profondo e molto protetto del termitaio.
Approfondimento
Come un’indagine poliziesca
Marais, come in un’indagine poliziesca, ci introduce nei misteri del termitaio e dei suoi abitanti.
Innanzitutto, spiegandoci come si forma un termitaio che all’inizio dipende solo da due individui, il re e la regina, che dopo averlo formato non faranno più nulla, almeno il re, mentre la regina si dedicherà alla riproduzione arrivando a deporre più di centomila uova al giorno.
Sono loro due, da soli, a creare la prima generazione di termiti, ad allevarle e a nutrirle ma non gli insegneranno nulla; le termiti, infatti, appena diventano adulte sanno già cosa dovranno fare e cominciano subito a svolgere i loro compiti con una precisione e una dedizione incredibili.
Non smettono mai di lavorare, non hanno pause e non dormono mai.
Un superorganismo
Marais ci dimostra anche, con un’intuizione geniale, che il termitaio può essere considerato un superorganismo, simile al corpo umano, perché dotato:
- di un cervello, la regina;
- di un apparato digerente, i giardini, che le termiti coltivano dentro al termitaio e che serve per creare e digerire parte del cibo che cacciano;
- di un sistema di difesa come i globuli bianchi rappresentato dalle termiti soldati;
- di un sistema che rende tutto il termitaio vivo e attivo, come il lavoro delle operaie.
Ogni spaccatura che si produce nella struttura esterna o interna del termitaio viene riparata dalle operaie che si occupano anche di lavorare il cibo, distribuirlo ai piccoli e di approvvigionare di acqua tutti i giardini e le celle del nido. L’acqua viene presa da acquedotti che le operaie costruiscono anche a 30 metri di profondità!
L’anima della formica bianca, il libro
Attraverso i capitoli del libro scopriamo il mistero architettonico del termitaio e la misteriosa organizzazione sociale di questi esserini che non dormono mai.
Pensate che le termiti costruiscono degli archi perfetti per permettere il passaggio nei cunicoli e per costruire le porte delle celle. Ma il vero mistero riguarda il modo in cui la regina comunica con le termiti operaie e con i soldati.
Come riesce ad impartire i suoi ordini stando ferma nella sua cella?
La regina, infatti, dopo la prima nidiata rimane immobile perché ingrassa a dismisura e non muove più un passo fino alla sua morte.
E come comunica?
E per quale motivo, quando muore o viene uccisa, tutti smettono di lavorare?
In questo libro accattivante e avvincente come tutte le scoperte che vengono svolte sul campo, ci svela un sacco di interessanti misteri intorno al mondo piccolissimo ma imponente delle termiti.
Il viaggio di Marais nel mondo della formica bianca crea anche degli interessanti parallelismi con l’organizzazione sociale dell’uomo e della scimmia a volte scivolando nell’antropomorfismo ma sempre mantenendo vivo l’interesse per un’indagine sorprendente e ricca di stimoli intellettuali.
L’anima della formica bianca
Eugène N. Marais
Editore Adelphi
Formato tascabile anno 2021
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