Mangiatori di patate: storia e analisi del primo capolavoro di Van Gogh

I mangiatori di patate è il primo capolavoro di Vincent van Gogh. Dipinto alla fine del 1885, quando l’artista olandese ha 32 anni, il quadro rappresenta uno dei soggetti da lui più amati: i lavoratori. Qui essi sono raffigurari durante un pasto, dopo aver passato tutta la giornata a zappare la terra.

I mangiatori di patate (Potato eaters), di Vincent Van Gogh
I mangiatori di patate (Potato eaters), di Vincent Van Gogh – 1885

Lui stesso descrive il quadro nella consapevolezza più piena del suo talento: “Ho cercato di sottolineare come questa gente che mangia patate al lume della lampada ha zappato la terra con le stesse mani che ora protende nel piatto. E quindi parlo di lavoro manuale. E di come essi si siano guadagnati il cibo. Ho voluto far pensare a un modo di vivere completamente diverso dal nostro, di noi esseri civili”.

Van Gogh e i “grezzi”

Van Gogh ha una predilezione per coloro che vengono considerati gli “incivili”, i “grezzi”, gli “ignoranti”, ne è affascinato e li illumina attraverso la sua arte. Realizza diverse versioni del quadro: due disegni, una litografia e tre oli. Il lavoro lo coinvolge per alcuni mesi e la realizzazione è magistrale. Una lanterna emana una luce fioca e squallida. Il contesto è mesto ma dignitoso, il pasto rappresenta il momento più importante della giornata, fonte di gioia o di tristezza, un momento di liberazione dalla schiavitù del lavoro, in cui le persone che circondano la tavola sembra assumano una dignità umana che nel resto della giornata gli è completamente negata.

Il cibo non è ricco ma sono solo patate accompagnate da cicoria. L’ambiente è soffocante e misero, i colori sono scuri e pesanti, soprattutto spiccano il bruno e il grigio, come se i colori della terra si fossero espansi inglobando anche i personaggi: tre donne, un uomo e una bambina che sembrano a questo punto prodotti dalla terra che coltivano ogni giorno.

LEGGI ANCHE  Restaurant de la Sirène ad Asnières (Van Gogh)

Quadro Mangiatori di patate, di Van Gogh

I mangiatori di patate, descrizione

Le mani e i volti sono caricaturali, quasi mostruosi; piegati e rovinati dal lavoro e dalla brutalità della loro esistenza. Van Gogh mostra tutta la sua genialità e sensibilità nel ritrarre coloro che sono spezzati e abbruttiti dalla miseria e dal lavoro manuale. Lavoro, che concede loro poche speranze e un’esistenza miserevole. La sua è una pittura disperata e rassegnata all’orrore che vede. Egli ritrae tale orrore senza risparmiare nulla, facendone esplodere tutto il dolore.

Questo quadro è preceduto da una serie di altri lavori preparatori, tra cui spicca la “Contadina accanto al focolare“, realizzato da Van Gogh pochi mesi prima.

Commento video

Ci siamo impegnati per scrivere questo articolo. Speriamo ti sia piaciuto. Se ti è stato utile, lascia un messaggio in fondo.

Avatar photo

Fulvio Caporale

Fulvio Caporale è nato a Padova e vive a Milano. Laureato in Scienze Politiche svolge la professione di consulente editoriale e pubblicitario. Collabora con case editrici e giornali cartacei e online occupandosi di libri, arte ed eventi culturali. Ha tradotto testi letterari e tecnici dallo spagnolo, dal portoghese, dall'inglese e dal catalano.

Speriamo questo articolo ti sia servito. Noi ci siamo impegnati. Lascia un commento, per favore: