Perché i vincitori di gare sportive ricevono in premio una coppa?
Da sempre tutti coloro che partecipano ad una competizione sportiva o ad un torneo, lo fanno per ambire alla conquista del premio, la coppa, la cui eredità nasce da usanze antichissime che si perdono nella notte dei tempi. In quasi tutte le civiltà del mondo, infatti, la coppa è da sempre un oggetto storicamente carico di simbolismi.
Nella storia della mitologia greca ed in quella romana, così come nella tradizione sociale e religiosa ebraica e cristiana, la coppa viene sempre citata ed appare in tutti i momenti salienti delle cerimonie religiose o sociali e come oggetto di culto nelle cerimonie religiose e nelle offerte agli dei pagani. Inoltre bisogna ricordare che secondo la tradizione religiosa islamica, a tutte le anime beate che giungono in paradiso viene riservata la coppa d’amore. Per tutta la cultura celtica, altro esempio, il nuovo Re incoronato riceveva da una fanciulla vergine una coppa contenente una bevanda magica ed inebriante.
Ma non dobbiamo assolutamente dimenticare una delle leggende religiose più note alla storia, quale quella del “Santo Graal”, la coppa che per la leggenda conteneva il sangue di Cristo e bevendo da essa si poteva acquisire l’immortalità. Quotidianamente lo vediamo usare nella sua copia durante le celebrazioni religiose dai sacerdoti cattolici.
Ma cosa dona alla coppa una valenza così importante? I suoi due significati principali più importanti sono quello legato all’abbondanza e quello riferito al suo contenuto, al quale sovente venivano attribuite delle virtù magiche. Arrivando alla storia più recente, la coppa inizia ad assumere un significato sportivo, diventando il premio consegnato alla fine dei tornei e delle manifestazioni.
La consegna della coppa al vincitore di una gara sportiva, è quindi un riferimento a tutti i simboli citati precedentemente, un modo per simboleggiare il merito e la gloria dell’atleta o alla squadra, più forte di tutti gli altri ed un augurio di prosperità e ricchezza.