Tradizioni romane del Capodanno

Come da sempre avviene, la tradizione del Capodanno riunisce anche nella Capitale italiana famiglie, amici e conoscenti che vogliono trascorrere al meglio le ore che ci separano dall’arrivo dl nuovo anno. Roma è certamente nota per le sue tradizioni culinarie, apprezzate particolarmente in trattorie e osterie così come nei ristoranti più moderni, che non disdegnano tuttavia “un tuffo nel passato”.

Colosseo Roma a Capodanno

La cucina romana tipica del Capodanno prevede un’alternanza di piatti di carne e pesce apprezzati per i loro sapori gustosi ma non eccessivi per il palato, tra cui antipasti di gamberetti e sottaceti, uniti a brodo di verdure o spaghetti alle vongole veraci; non di rado le tavole romane sono inoltre arricchite di tagliatelle al ragù, rendendo i primi piatti un incipit particolarmente delizioso e di certo capace di preparare lo stomaco ad ulteriori portate più generose.

I secondi piatti si alternano tra pesce arrostito oppure cappone in salsa e gli immancabili fritti; non di rado vediamo anche apparire costolette panate e contorni costituiti perlopiù da insalate e verdure di stagione. Molto ambiti anche i dolci tradizionali, tra cui ricordiamo: il pangiallo con mandorle, cacao, frutta candita, e altri ingredienti, il croccante, il panpepato ed i mostaccioli che, dalla vicina Campania, sono entrati nella tradizione romana. Infine non può mancare sulle tavole romane una grande varietà di frutta secca.

In un felice capodanno non possono mancare ore di divertimento con giochi di gruppo o società, naturalmente in tema con la tradizione romana. Anche ai tempi dell’antico Impero Romano esistevano naturalmente passatempi da dedicare a questa ricorrenza, generalmente vecchie versioni di giochi di società oppure forme di tris e backgammon che sarebbero poi state sviluppate nei secoli a venire.

Non mancano i giochi di ragionamento quali gli scacchi, e i tipici “giochi dell’oca”, tra cui la variante conosciuta come “biribiss”, che si compone di un tavoliere con un casellario integrato, spesso decorato con le antiche professioni del luogo, che permette ai giocatori di puntare somme di denaro a loro scelta e vincere o perdere giocando come in una qualsiasi lotteria.

Ma sono i tradizionali giochi di carte, insieme all’immortale tombola, a fare la parte del leone nelle case dei romani durante il capodanno. Dal divertentissimo Rubamazzo, preferito dai più piccoli, al Trentuno e poi il famosissimo Sette e mezzo ed il Mercante in fiera sono solo alcuni dei giochi in grado di assicurare divertimento e relax insieme ad amici e parenti sgranocchiando un fico secco o una fetta di panettone.

LEGGI ANCHE  Ragazzi di vita, riassunto e commento al romanzo di Pasolini

Molte feste di capodanno organizzate a Roma, attualmente, prevedono svaghi vari e giochi a tema, tra cui i classici momenti di socializzazione sono rappresentati da veri e propri quiz sulla città e sulle sue attrazioni principali, assieme a domande di gossip relative ai principali VIP del capoluogo romano. Inoltre si può partecipare a cacce al tesoro a tema artistico o culturale, per esempio andando alla scoperta del Foro o del Colosseo, di norma della durata di 2-3 ore, attività ottimale anche per chi non ama le classiche uscite fuori porta.

La scaramanzia ha sempre giocato un ruolo importante nell’immaginario e nella mentalità popolare romana: non possono quindi mancare gesti e rituali tipici del Capodanno della nostra Capitale. Tra i luoghi da visitare, soprattutto da parte di chi è superstizioso, troviamo la Fontana di Trevi: si crede che lanciando di spalle una monetina con la mano destra ci si assicura un ritorno a Roma, ma ci sono anche variazioni sul tema come chi crede che gettando due monete si potrà trovare l’amore, mentre il lancio di tre monetine favorisce il matrimonio. Ma, indubbiamente, il lancio di vecchi oggetti dalla finestra è l’usanza più radicata nel capodanno dei romani, considerata propiziatoria per un buon anno nuovo.

Tra gli altri rituali che non possono mancare nel nostro Capodanno a Roma, troviamo l’assoluta presenza dello zampone sulle tavole, visto, assieme ad altri cibi propiziatori come lenticchie e melograno, dei portatori di buoni auspici e di abbondanza per il nuovo anno: tra gli altri alimenti a cui si attribuiscono queste capacità troviamo il peperoncino.

Tra le altre curiosità, che contemplano luoghi magici da visitare durante il nostro Capodanno a Roma, non può infine mancare la “Porta Magica“, ovvero la Villa Palombara situata sull’Esquilino: secondo antiche tradizioni sarebbe infatti una porta capace di svelare il mistero alla base della trasformazione di metalli comuni in oro. Di certo si tratta di un luogo suggestivo in cui passare le giornate o le ore che ci separano dall’anno nuovo, indubbiamente sarà uno dei momenti più interessanti e coinvolgenti del nostro capodanno a Roma.

Per le informazioni e i suggerimenti citati in questo articolo ringraziamo gli amici di www.capodannoroma.guide

Ci siamo impegnati per scrivere questo articolo. Speriamo ti sia piaciuto. Se ti è stato utile, lascia un messaggio in fondo.

Avatar photo

Stefano Moraschini

Stefano Moraschini lavora sul web dal 1999. Ha fondato Biografieonline.it nel 2003. Legge e scrive su, per, in, tra e fra molti siti, soprattutto i suoi, tra cui questo. Quando non legge e non scrive, nuota, pedala e corre. È degustatore professionale e giudice internazionale di birre e formaggi. Copywriter e storyteller, aiuta le persone a posizionarsi sul web raccontando la loro storia. Puoi metterti in contatto con lui su Instagram, LinkedIn, Facebook.

Speriamo questo articolo ti sia servito. Noi ci siamo impegnati. Lascia un commento, per favore: