Suffragette
Le suffragette vengono spesso ritratte come donne istruite, colte e borghesi che lottano per il diritto al voto, quando non devono occuparsi dei loro doveri sociali. Il film che Sarah Gavron ha girato nel 2015 e che ha come protagonista la bravissima Carey Mulligan, intitolato “Suffragette” racconta, invece, il vero volto delle suffragette e del loro mondo.
Approfondimento
Chi erano le suffragette
Erano per lo più donne appartenenti alla classe operaia che non avevano diritti e che lavoravano dodici ore al giorno nelle fabbriche. Il loro movimento era poco conosciuto e snobbato dalla politica e dai giornali, i quali per compiacere il governo non davano molta importanza al movimento per il diritto al voto delle donne.
Emily Davison
Per questo le appartenenti al movimento delle suffragette decisero di passare ad azioni più visibili e clamorose invece delle semplici manifestazioni di piazza, che peraltro venivano represse con i manganelli.
Cominciarono, quindi, a rompere le vetrine dei negozi, a bloccare tram e carrozze e a distruggere qualche appartamento, vuoto, di proprietà dei rappresentanti del governo. Fino all’estremo e più conosciuto gesto clamoroso, in cui Emily Davison si gettò sotto il cavallo di re Giorgio V, durante una gara in cui erano presenti molti giornalisti. La Davison morì e la notizia fece il giro del mondo.
Il loro, però, non fu solo uno scontro con le forze di polizia, venne addirittura istituito un corpo speciale a Scotland Yard per contrastare in tutti i modi il movimento, ma dovettero anche combattere con le loro famiglie, spesso pagando un pezzo altissimo.
Trama del film
Nel film la storia di Maud Watts, giovane suffragetta che decide di lottare per la sua emancipazione e per il diritto delle donne al voto, è emblematica. Maud è una ragazza che lavora fin da quando era piccolissima in una lavanderia industriale, dove il proprietario abusa delle giovani operaie, anche lei prima di sposarsi ha subito le sue attenzioni.
La sua vita si divide fra un lavoro che dura dodici ore al giorno e la famiglia. Il marito lavora con lei e insieme allevano l’unico figlio. Maud viene coinvolta da una compagna di lavoro nel movimento e dapprima reagisce con timidezza, poi, però, ne comprende il valore e comincia a dedicargli tutto il suo tempo. Viene arrestata e picchiata dalla polizia e il marito la caccia di casa impedendole di vedere il figlio.
La situazione si complica quando Maud finisce in carcere per un periodo lungo e viene messa in isolamento. Tuttavia, invece di desistere, decide di partecipare con ancora più determinazione alle istanze del movimento delle suffragette.
Commento al film
Il film è molto bello, perché racconta una realtà dimenticata con un’ attenzione ai dettagli e alla ricostruzione storica molto precisa. La regia lascia spazio alla storia e alla ricostruzione del contesto sociale in cui le suffragette svilupparono la loro battaglia politica.
L’Inghilterra di inizio XX secolo era un paese democratico ma i diritti non erano per tutti. Il film, ci ricorda come molti diritti siano stati ottenuti con un sacrificio immane, di persone che sono nate prima di noi. Ci ricorda inoltre come molti paesi siano ancora indietro sui diritti in generale, e quelli riservati alle donne in particolare.