Il sogno del cavaliere (opera di Raffaello Sanzio)

Fra le opere giovanili di Raffaello vanno annoverate due tavolette: Il sogno del cavaliere e Le tre Grazie. La prima è esemplare per il bilanciamento delle varie parti. Al centro l’alberello di alloro divide la piccola superficie quadrata in due sezioni.

Raffaello Sanzio: Il sogno del cavaliere
Raffaello Sanzio: Il sogno del cavaliere (1498-1500). Olio su tavola, centimetri 17×17. Londra, National Gallery.

Sotto l’alberello giace il cavaliere sognante, con la testa reclinata, un braccio appoggiato allo scudo, l’altro abbandonato sul fianco, le gambe sono incrociate, mentre il corpo è contornato da una linea ondulata, ripresa verticalmente dalle due figure femminili in posa simmetrica che chiudono lateralmente la composizione, e in alto, orizzontalmente, dalle montagne.

La disposizione sul terreno del corpo sdraiato, obliqua, e quella ad essa coordinata dalle fanciulle di tre quarti, determinano l’impostazione spaziale del primo piano, che si conclude come un triangolo nella base dell’alberello.

Al di là si estende il paesaggio, per piani successivi, individuato da precisi punti di riferimento: prima un rialzo, poi la strada con alcuni passanti, più in là un paese, a sinistra un acrocoro sormontato da un’alta torre gotica, a destra uno specchio d’acqua e, via via sempre più lontani, le montagne.

Questa piccola composizione possiede un equilibrio, un’unità, che già rivelano l’armonica visione del mondo che accompagnerà sempre Raffaello Sanzio. Il colore, luminoso, degrada, accompagnando la profondità spaziale, dai toni più intensi del primo piano fino all’azzurro sempre più chiaro delle montagne.

Raffaello Sanzio: Le tre Grazie
Le tre Grazie è un’altra opera giovanile di Raffaello: (1498-1500) olio su tavola, centimetri 17×17. Chantilly, Museo Condé.

Il pannello con Le tre Grazie, meno complesso del Sogno del cavaliere nei rapporti spaziali, mostra tuttavia analogo senso euritmico nella disposizione dei tre morbidi corpi e nell’elegante intreccio delle braccia.

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Serena Marotta

Serena Marotta è nata a Palermo il 25 marzo 1976. "Ciao, Ibtisam! Il caso Ilaria Alpi" è il suo primo libro. È giornalista pubblicista, laureata in Giornalismo. Ha collaborato con il Giornale di Sicilia e con La Repubblica, ha curato vari uffici stampa, tra cui quello di una casa editrice, di due associazioni, una di salute e l'altra di musica, scrive per diversi quotidiani online ed è direttore responsabile del giornale online radiooff.org. Appassionata di canto e di fotografia, è innamorata della sua città: Palermo.

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