Simonetta Delussu, autrice del libro “Delitto d’onore”
Simonetta Delussu è una professoressa e scrittrice sarda. Dopo aver lavorato e vissuto in Germania a lungo, da qualche anno è tornata nella sua Sardegna. Ha pubblicato la raccolta di poesie “Gabbiani”; “Stregoneria in Sardegna” e una prima edizione di “Delitto d’onore – La storia di Irene Biolchini”. Con Parallelo45 Edizioni Simonetta Delussu ha pubblicato una seconda edizione di quest’ultimo, arricchita da nuove testimonianze.
Intervista a Simonetta Delussu
Quando e come è nata la tua voglia di scrivere?
Da che ricordo c’è sempre stata, continuavo a scrivere ovunque, appena mi venivano le idee: nei quaderni, negli spazi bianchi dei libri, collaboravo al giornalino della scuola con poesie e racconti e divoravo libri. Avevo letto che per diventare una scrittrice bisogna prima di tutto essere una gran lettrice e quindi presi il vizio della lettura, continuando però a riempire quaderni con le mie storie.
Come è nato “Delitto d’onore” e quando l’hai scritto?
Nasce da una storia che mia nonna mi raccontava sempre perché una dei protagonisti del libro è mia zia. Dapprima ho cercato di scriverla come romanzo con diverse angolazioni e ne ho iniziato tre versioni. Alla fine mi sono resa conto che la realtà superava di gran lunga la fantasia e per quanto avessi potuto impegnarmi non sarei mai riuscita a scrivere una storia più interessante di quella reale, così mi sono convinta che dovevo ricreare fedelmente la trama, quasi una biografia ma sotto forma di romanzo. Fu allora che iniziò il mio lavoro di ricerca per trovare i documenti, per trovare i testimoni. Dopo cinque anni di lavoro sul campo raccolsi i ricordi e il materiale e scrissi la storia di Irene Biolchini.
Quali sono i tuoi generi letterari e autori/libri preferiti?
I generi letterari che preferisco spaziano anche se ho alcuni autori preferiti. Amo i libri noir e i gialli ma non trascuro i romanzi e i classici. Amo la scrittura di Stephen King, maestro nel suo genere, Glenn Cooper e Dan Brown. Per la saggistica, Ernesto De Martino e Mircea Eliade.
Amo molto anche Milan Kundera, Fëdor Dostoevskij, Isabel Allende e Hermann Hesse. Se restiamo in Italia: Carlo Collodi, Antonio Tabucchi, Stefano Benni, Oriana Fallaci, di cui ebbi una rivelazione con “Un uomo” e “Un cappello pieno di ciliegie”. Il mio preferito resta comunque Dante con la Divina Commedia, che non mi stanco mai di rileggere.
Delitto d’onore è una storia vera, quella della prima donna ad aver compiuto un delitto d’onore in Italia (la prima riportata dalle cronache giudiziarie, almeno). Pensi che Irene Biolchini sia una donna a cui ispirarsi, nonostante il terribile delitto che ha compiuto? E perché?
Ci sono stati altri casi di delitti d’onore portati avanti dalle donne ma secondo me questa storia in particolare ha delle peculiarità che mancano alle altre storie. E penso sia la prima volta che viene ricostruito e documentato un delitto perpetrato da una donna trovando i testimoni del periodo.
Penso che Irene sia una donna a cui aspirarsi, non certo per l’omicidio; probabilmente forse ci sarebbero state altre soluzioni, se la sua vicenda si fosse svolta al giorno d’oggi, ma penso che sia da ammirare per la sua forza interiore, per quel non arrendersi alle circostanze, per il suo scegliere sempre e comunque la vita (suo figlio e se stessa) e per il suo desiderio, comunque, e la necessità di chiudere il cerchio per non lasciare che ne nascesse una faida familiare.
Irene ci insegna che noi soli siamo responsabili della nostra vita e del nostro destino, tanto è vero che ha dovuto aspettare 63 anni per essere rivalutata. È una tragedia che si svolge nel piccolo teatro della vita dove lei è l’Antigone protagonista.
Oltre ad Irene, la protagonista di questo romanzo è la Sardegna rurale e, a tratti, culturalmente arretrata degli anni Venti. C’è un cambiamento significativo nell’ultimo secolo nelle realtà rurali sarde o si tratta di un microcosmo che si è conservato?
Penso si sia conservato tanto e non solo in Sardegna, i piccoli centri ricreano il microcosmo, come lo ricreano i quartieri in città, e la conservazione delle usanze. In realtà, anche se tutto è cambiato nel mondo, gli uomini continuano a uccidere per passione e le principali vittime sono ancora le donne.
Stai scrivendo altri libri?
Uno è già scritto ed è in mano all’agenzia letteraria Paradigmi di Beniamino Sorressi e attende di vedere la luce. Anche questo è ambientato in Sardegna ma più articolato rispetto a Delitto d’onore. Un altro romanzo lo sto scrivendo e stavolta parlo di pirati, passione e amore, ambientato nel 1800 e da poco ho iniziato una collaborazione per un giallo a quattro mani, ma non anticipo niente.
Hai delle presentazioni in programma?
Sì; il 19 dicembre sarò a Santa Maria, a fine gennaio Lanusei e Jerzu e poi Sassari e Nuoro; il 6 febbraio a Roma e poi nella nuova stagione trimestrale tra gennaio e marzo sarò a Torino in data da definire. La scaletta per ora arriva fino ad aprile. Date e novità si possono trovare sulle mie due pagine e nel mio gruppo Facebook.
Dove è possibile acquistare il romanzo?
In ogni libreria, anche ordinandolo se non è presente, oppure presso Ibs o Amazon e direttamente sul sito della mia casa editrice, la Parallelo45 Edizioni.