L’omicidio di Sabrina Blotti
È il 31 maggio 2012 quando a Cesena, alle 8.30, in Via Mameli, Gaetano Dalle Foglie uccide la sua ex compagna Sabrina Blotti, una donna di 45 anni. Sabrina Blotti, di origini pugliesi, è rimasta uccisa in una sparatoria, all’altezza del civico 320 di Via Mameli. Immediatamente soccorsa dal 118, per lei non c’è stato nulla da fare: è morta poco prima di arrivare all’ospedale “Maurizio Bufalini”.
Il killer si è chiuso all’interno del duomo di Cervia e, dopo essersi seduto nei pressi dell’altare con in mano la pistola, dopo una trattativa di mediazione col procuratore capo di Ravenna, Roberto Mescolini e i sostituti, Roberto Ceroni – pm di turno – e Angela Scorza insieme a Polizia e Carabinieri di Cesena e Ravenna, si è tolto la vita.
Approfondimento
La ricostruzione del delitto
La vittima era appena uscita dalla casa di un’amica che la ospitava e, dopo essere salita in auto, è stata avvicinata dall’uomo. È avvenuto un litigio, poi il killer ha tirato fuori la pistola e ha premuto il grilletto per due volte. Ad assistere all’omicidio, gli operai al lavoro impegnati nella costruzione di un’abitazione.
La fuga
Dopo gli spari, gli operai hanno tentato di bloccare l’assassino, lanciandogli addosso pezzi di legno, gridando “assassino”. Ma l’uomo si è diretto a Cervia, non spegnendo il cellulare. Un errore da parte dell’uomo, che ha permesso ai Carabinieri di individuarlo nei pressi della piazza di Cervia. A quel punto è scappato in chiesa, dove si è suicidato, sparandosi un colpo al cuore.
Il killer
Era il padre dell’amica della vittima, con cui la donna aveva avuto una breve relazione. Ma l’uomo, sessantenne, residente a Bari, non si rassegnava all’idea che fosse finita. Così mercoledì è partito da Bari per raggiungere la donna.
La vittima
Sabrina aveva 45 anni, originaria di Bari, da quattro anni era residente a Cesena, di recente aveva divorziato da un militare dell’aeronautica. Proprio all’ex marito è toccato il riconoscimento della vittima all’obitorio dell’ospedale. Sabrina ha lasciato due figli che, al momento dei fatti, avevano sei anni il maschio e 14 anni la femmina. Sabrina due mesi prima dell’omicidio, aveva denunciato il suo killer per stalking.