Al Salon di rue des Moulins, Il divano: due dipinti di Toulouse-Lautrec con prostitute
Fra i dipinti più scandalosi di Henri de Toulouse-Lautrec dedicati ai bordelli parigini, spiccano quelli che realizzò osservando e frequentando le prostitute della casa chiusa di Rue des Moulins a Parigi.
Approfondimento
Al Salon di rue des Moulins
Lautrec era un frequentatore assiduo dei bordelli. Fra il 1891 al 1895 non si limitò a conoscere le ragazze e le donne che ci lavoravano, bensì fece un dettagliato percorso pittorico di un fenomeno sociale legalmente diffuso.
I dipinti di Henri de Toulouse-Lautrec, infatti, non sono solo la testimonianza del suo talento, ma hanno anche una funzione documentaria – comprovata dalle fotografie dell’epoca – che ci permettono di immaginare un luogo pieno di erotismo, squallore, storie di vita, e femminilità mostrata in diverse e variegate modalità. I dipinti di cui parliamo in questo articolo vennero realizzati fra il 1893 e il 1895: sono tutte composizioni ad olio e pastello su carta e cartone.
Il lavoro di Lautrec sulle case chiuse non è influenzato da alcun moralismo. Tantomeno la sua visione delle persone che ci lavorano e le frequentano non subisce alcun ostacolo al verismo diretto e preciso che il pittore utilizza per ricostruire quel mondo che ha amato e frequentato, con il desiderio di raccontarlo come raccontava i locali notturni della capitale francese.
Il divano, o Il Sofa
Le opere di Toulouse-Lautrec rispecchiano l’atmosfera dell’epoca: vi sono specchi ovunque, colonne a fusto, piante poste ad ornamento diffusamente, e i divani sui quali sedevano le ragazze che sarebbero state in seguito scelte dai clienti.
In altri dipinti invece le donne sono raffigurate nei momenti di intimità, mentre esprimono attenzioni lesbiche, si rivestono, o giocano fra loro per ammazzare il tempo (come “Il Sofa“, in foto). Lautrec non solo attinge dalle sue esperienze, ma si basa anche sulla produzione di altri pittori. Come ad esempio la serie di nudi di Edgar Degas che il pittore realizzò negli anni ’80 dell’Ottocento, o il ciclo de Le dodici ore delle case verdi dell’artista giapponese Kitagawa Utamaro.
Quando nel 1896 i dipinti di Lautrec sulle prostitute di Rue des Moulins vennero mostrati al pubblico, suscitarono attenzione e scandalo. Alcuni critici, i più acuti e intelligenti, compresero subito l’innovazione dell’artista che riproduceva la realtà così come la vedeva. I quadri di Lautrec evocavano mondi conosciuti ma che non venivano considerati dall’arte. Lautrec con queste opere riesce a mostrare in modo chiaro e trasparente la vita quotidiana delle prostitute, i loro sguardi ironici ma anche assenti. Mostra il loro languore ma anche la loro animalità spinta all’eccesso da una vita di abuso del corpo e della sua sessualità.
In particolare nel dipinto Il divano le donne sembrano essere una parte unica dei divani su cui siedono. È come se fossero delle statue massicce, sfarzose e colorate. I loro volti sono vacui e annoiati. Si veda anche l’approfondimento sul quadro “Sola (Seule)“.